Il centrocampista della Fiorentina Borja Valero ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano spagnolo Marca. La mia costanza di rendimento? Il calcio è uno sport di gruppo, senza la squadra non avrei potuto raggiungere certi traguardi - ha affermato il giocatore viola -. Siamo ancora un gradino sotto le favorite per lo scudetto, ma abbiamo tanto entusiasmo e voglia di lottare. Dobbiamo continuare nel processo di crescita iniziato lo scorso anno. Ogni giorno che passa sono sempre più felice della mia decisione. Giuseppe Rossi? Ha dimostrato di essere psicologicamente fortissimo. La sua famiglia, i suoi compagni e la passione per il calcio lo hanno aiutato a tornare ad alti livelli. È sicuramente uno dei migliori attaccanti del mondo quando è al massimo della forma. Marcos Alonso? Non è facile togliere il posto a Pasqual, ma piano piano sta trovando spazio, soprattutto in Europa League. Sia lui che Joaquin devono ancora adattarsi bene al tipo di calcio italiano, ma sono perfettamente integrati nel gruppo. Pizarro? È un onore giocare con lui, è stato il mio punto di riferimento quando sono arrivato. È un giocatore straordinario che sa dettare i tempi, non a caso è stato nei migliori club italiani. I casi di discriminazione territoriale allo stadio? Anche in Spagna esistono questi tipi di cori, sarebbe inconcepibile chiudere gli stadi. Forse è un avvertimento, ma in realtà è sbagliato dare importante a cose che non lo meritano'.

'Io l'Iniesta della serie A? No, lui non può essere paragonato a nessuno - ha dichiarato ancora Borja Valero -. La Nazionale? Per me è un argomento chiuso. Ho capito che il c.t. ha il suo blocco di giocatori e non ha intenzioni di cambiarli. L'anno scorso ho giocato molto bene e avrei potuto avere una possibilità, ma così non è stato. Non mi ha convocato nemmeno per le amichevoli. Io lavoro sempre per migliorare. Forse mi mancano i gol, ma ognuno ha le proprie caratteristiche, sono felice di quello che posso dare. Se arrivassero offerte dalla Juventus, dal Bayern Monaco o dal PSG? Onestamente sarebbe molto difficile non pensarci. Vero, in futuro mi piacerebbe giocare in due squadre, una inglese e una spagnola, ma non posso dire quali sono. Si tratta di due sogni che ho fin da quando sono piccolo, e se lo dico, si sa, non si realizzano. Io invece spero di poterli coronare'.