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  • Fiorentina, Corvino 'Rinnovo? Dopo sei anni...'

    Fiorentina, Corvino 'Rinnovo? Dopo sei anni...'

    Pantaleo Corvino a Lady Radio: "Il monte ingaggi deve essere abbassato di 8 milioni netti di euro. Oggi c'è chiarezza e bisogna lavorare uniti in modo da poter raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo".
     
    Analogie con il 2005? "Abbiamo preso ragazzi che hanno lasciato il segno in questa Fiorentina. Quindi per certi aspetti sì, si ricomincia un nuovo ciclo cercando di tenere alcuni calciatori ma partendo dal presupposto che chi rimane deve sentire ancora le motivazioni che li ha contraddistinti. Così come quelli che verranno a Firenze dovranno esaltare al massimo le loro potenzialità. Questa piazza è passata da un ciclo importante e per poterlo ripetere abbiamo bisogno di motivazioni. Poi da quel ciclo ci sono altre cose che ci distinguono. C'era entusiasmo per una squadra che si andava a comporre dopo che ci eravamo salvati all'ultima domenica. Oggi abbiamo fatto un ciclo che ci ha portato a ribaltare anche i pronostici, la gente fa fatica ad accettare programmi un po' ridimensionati. Per poter ripartire dobbiamo farlo con l'entusiasmo di tutti, a livello ambiantale, mediatico e societario. E' difficile poter ricominciare ma credo che è giusto provarci. Anzi, dobbiamo metterci più forza per riportare quell'entuasiasmo che la gente ha perso, nella speranza che poi possiamo rendere partecipi tutti quanti. Quest'anno è stata una stagione diversa rispetto agli anni passati, ma il bicchiere mezzo pieno possiamo vederlo lo stesso. Il tifoso vuole sempre cercare di ripetere i risultati importanti e continuare a vincere. Quest'anno però gli infortuni non ci hanno portato ad essere una squadra protagonista. Siamo partiti con tante difficoltà ma da gennaio siamo stati la quinta squadra per punti fatti, in trasferta la seconda squadra meno battuta dopo il Milan. Qualcosa quindi si è fatto pur non vincendo niente. Siamo arrivati alla fine di un ciclo. Ripartire con tante situazioni di emergenza ed un nuovo tecnico non è stato facile. Uscire dal campo tra i fischi deve far pensare che la situazione ambientale è differente dal primo ciclo. Per me la chiarezza e coerenza è sempre stata la cosa più importante. Forse ho enfatizzato alcuni risultati anche rendendoli virtuali ma l'ho fatto per darsi forza. Per pensare al futuro bisogna anche passare dal passato". 
     
    Modello Arsenal? "Noi siamo la Fiorentina, non dobbiamo copiare le altre squadre. A livello giovanile in America copiano il modello Fiorentina, poi a livello di Prima Squadra una identità nostra ce la siamo data. Mi piace essere la Fiorentina, inizieremo un ciclo che deve unire esperienza e gioventù. Oggi dico che partiamo con un altro ciclo, mi da la carica sapere che alcune squadre partono davanti e noi dobbiamo recuperare. Alcuni giocatori vogliono cambiare aria, altri sono ancora indecisi. Abbiamo fatto le nostre proposte, quando capisci che a certe condizioni non ci vogliono più stare è bene che vadano a fare altre avventure".  
     
    Possibile sforare il tetto ingaggi per un campione? "Per Mutu è stata fatta un'eccezione quando c'era la Roma. Il presidente per tenere Mutu dovette sfondare il budget. Certo è che se prendo un campione a cui do tanti soldi poi devo prendere qualcuno che prenda poco, magari un giovane o un giocatore di medio livello". 
     
    Sul prolungamento del contratto fino al 2015: "La spiegazione è facile da dare: il lavoro di un direttore non va valutato partendo dall'ultimo mese, o stagione. Cinque-sei anni di lavoro sono stati tanti, quindi si deve vedere tutto il ciclo come è stato compiuto. Quando devo raggiungere degli obiettivi, sono uno che si carica da solo. Se non mi sento una cosa non la faccio a prescindere da quanto mi viene offerto. Io mi sento ancora di poter dare qualcosa a questa città, dove la passione prevale sopra ogni cosa. Quando arrivi in un club sai quali sono le ambizioni, se ci stai lo fai nel bene e nel male. Poi ci sono annate che vanno bene e che vanno male. Sei anni a Firenze credo di aver dato il massimo e di aver fatto cose importanti anche a livello giovanile".

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