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  • Retroscena Cuadrado: quel no alla Juve

    Retroscena Cuadrado: quel no alla Juve

    • Luca Cellini
    Dalla cessione praticamente certa e programmata da tempo, in particolare messa in preventivo dai due uomini che si occupano delle trattative nella società viola, alla permanenza 'forzata', anche e soprattutto in conseguenza dell’infortunio patito nei giorni intorno a Ferragosto da parte di Giuseppe Rossi.

    LA CONFERMA DI CUADRADO - Il giallo di mercato in casa Fiorentina si è risolto con la conferma, per almeno un altro anno in maglia gigliata, di Juan Gulliermo Cuadrado, che poi era l’unica cosa a cui aspiravano i tifosi gigliati dai primi rumors sull’ala colombiana, datati inizio 2014. Tanti sono stati però gli ostacoli ed i retroscena intorno a questo finale anche un po’ a sorpresa nel mondo viola, che, ora che si sta discutendo di un’estensione contrattuale del classe ’88 di Necocli’ con la società di via Manfredo Fanti, si possono svelare, senza causare interferenze sul destino dell’ex anche di Lecce ed Udinese.

    ECCO QUAL ERA IL PIANO VIOLA - Il piano ‘A’ di mercato in casa Fiorentina, studiato nei minimi dettagli dal direttore sportivo Daniele Prade’ e dal direttore tecnico Eduardo Macia già nella scorsa primavera, mette in preventivo l’ingresso nelle casse viola di una cifra da 40 milioni di euro in su per la cessione di Juan Gulliermo Cuadrado. L’eccellente seconda parte della passata stagione ed un Mondiale che avrebbe sicuramente messo in mostra il ragazzo cresciuto nell’Internacional de Medellin, all'inizio dell'estate fanno luccicare gli occhi nella sede gigliata perché, una volta che la famiglia Della Valle avra’ riscattato la seconda metà del cartellino de ‘La Vespa’, dall’Udinese, la plusvalenza sara’ garantita dalle cifre che sembrano in grado di poter spendere sia il Barcellona, ma anche alcuni club inglesi con cui sta dialogando l'agente Fali Ramadani, incaricato dal presidente esecutivo Mario Cognigni di sondare il mercato britannico.

    IL NO ALLA JUVENTUS E QUELLO ALLA ROMA - Quando Cuadrado regala magie con i suoi Caffetteros nel girone eliminatorio a ‘Brasile 2014’, quest’ultimo è sulla strada fra le Ramblas ed il Museo dei Beatles, con però, parallelamente, offerte che vengono presentate all’agente del giocatore soprattutto da Juventus (40 milioni cash, visto che per l’ex tecnico Antonio Conte il giocatore è una assoluta prima scelta) e dalla Roma (che offre soldi ed il cartellino di Florenzi, il cui procuratore è lo stesso del colombiano). Solo che se sui bianconeri c’è il veto da parte dei Della Valle a trattare (leggi precedenti negativi sugli affaire Jovetic e Berbatov), mentre i soldi dei giallorossi non garantiscono la plusvalenza che la Fiorentina auspica di fare con la partenza del colombiano.

    A SORPRESA SI TIRANO INDIETRO SIA IL BARCELLONA CHE IL MANCHESTER UNITED - La prestazione della 26enne ala contro il Brasile scoraggia nel frattempo l’investimento promesso dal Barcellona nei suoi confronti, con i vari blocchi del mercato imposti dalla Fifa ai blaugrana che creano anche un po’ di confusione, nonostante un accordo raggiunto da tempo da Cuadrado con il club guidato da Bartomeu. Lo United che ha come priorità un centrocampista centrale e si tira indietro un po’ a sorpresa, proprio mentre lo scorso 8 agosto Andrea Della Valle annuncia che: ‘L’offerta giusta arriverà’, con riferimento ovvio al funambolico colombiano. Ecco che così, un po’ a sorpresa, Prade’e Macia capiscono che le tante trattative bloccate per l’ingresso che pareva certo di 40 milioni di euro, non potranno essere concretizzate, e ci si mette al lavoro sul ‘piano B’, cioè acquisti di medio-basso profilo, inevitabili con la permanenza, divenuta poi anche forzata per l’infortunio di Pepito, di Juan Cuadrado.

    ALLA FINE ESULTA SOPRATTUTTO MONTELLA - Alla fine dunque il vero regalo del mercato estivo dei Della Valle ai tifosi gigliati è la sorprendente conferma del testimonial di una salsa di pomodoro colombiana, con buona pace dei revisori dei conti viola che capiscono come la chiusura del bilancio gigliato a fine 2014 sara’con un bel segno negativo e, per la felicità soprattutto di Vincenzo Montella, l'unico che non si era mai rassegnato alla partenza di uno dei pochissimi giocatori della serie A  capaci di saltare l’uomo e poter risolvere le partite con una singola giocata. 

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