Calciomercato.com

  • Rossi salva la Fiorentina e se ne va?

    Rossi salva la Fiorentina e se ne va?

    • Luca Cellini

    Pare che nell'incontro avvenuto circa dieci giorni fa fra i rappresentanti della tifoseria organizzata della Fiorentina e l'azionista di maggioranza del club, Andrea Della Valle, quest'ultimo, fra promesse e anticipazioni, abbia anche qualificato come improbabile la conferma di Delio Rossi sulla panchina viola. Se nella memoria della maggioranza dei tifosi della Fiorentina l'allenatore riminese rimarrà per sempre legato all'onta dello 0-5 subito contro la Juventus, i dirigenti gigliati da parte loro non sarebbero rimasti convinti del rendimento, sia in termini di risultati che di gestione delle forze del gruppo.

    Chiamato al capezzale della Fiorentina all'indomani della sconfitta interna contro il Chievo Verona, Delio Rossi ha provato in tutte le maniere a risollevare la squadra viola prima dal punto di vista fisico, poi da quello morale, e infine da quello tattico. Detto che la preparazione atletica estiva dei viola si è rivelata fallimentare (con tanti, troppi acciacchi di media entità) e che il mercato è stato condotto senza certezze e si è chiuso con molte facce scontente (oltre al 'caso' Montolivo), Rossi ha 'rivoltato' tatticamente la Fiorentina troppe volte. Primo perché la rosa si è rivelata mal costruita, con troppe alternative in alcuni ruoli e poche in altri, ma principalmente perché lo spogliatoio ha evidenziato una carenza di carattere fin troppo evidente.

    Inoltre la maggioranza dei giocatori non ha digerito l'esonero di Sinisa Mihajlovic, anche perché quest'ultimo aveva garantito dei 'benefit', soprattutto negli orari di lavoro (ad esempio le sedute mattutine di allenamento erano assai scarse, e quelle pomeridiane duravano un'inezia, se paragonate a quelle di altre squadre). La mancanza di una dirigenza composta da uomini di calcio, e la via via sempre più evidente delegittimazione del d.s. Pantaleo Corvino (che per primo non aveva sposato l'idea Delio Rossi), hanno portato il tecnico della Fiorentina nella condizione di dover lavorare senza certezze, e anzi in mezzo a tante situazioni a lui avverse.

    Per i vertici viola queste attenuanti non sono state evidentemente sufficienti a salvare il tecnico, e pure se quest'ultimo dovesse portare a compimento l'unico obiettivo che gli è stato chiesto dalla società, a mercato di gennaio concluso, ovvero la salvezza, difficilmente verrà riconfermato. Alle nuove figure dirigenziali che verranno scelte, nei ruoli di d.g. e d.s., la scelta definitiva sul futuro tecnico viola: contatti già presi con Gasperini e Donadoni. Spalletti e Prandelli, invece, hanno recentemente lanciato segnali costanti, 'usando' la Fiorentina soprattutto perché non del tutto convinti di rimanere nelle rispettive attuali esperienze in Russia e sulla panchina della Nazionale.

    Altre Notizie