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  • Fiorentina, Gilardino vuole riaccendere la luce all'Olimpico

    Fiorentina, Gilardino vuole riaccendere la luce all'Olimpico

    • L.C.
    Più di mille giorni dopo l’ultima volta (esattamente 1.147), Alberto Gilardino potrebbe tornare titolare con la maglia viola addosso, anche se Ilicic conserva speranze di vincere il ballottaggio. A San Siro, con Baba a terra dolorante, Gila aveva fatto quasi la bocca a entrare: lì per lì, inutile negarlo, ci dev’essere rimasto male, poi però due parole con Montella sono bastate per capire e ricaricarsi: «Avrà il suo spazio anche lui», ha detto in questi giorni l’allenatore.
    Le sue presenze stagionali finora sono state solo 3 (49’ totali) ma pur partendo sempre dalla panchina, il bomber di Biella ha fatto in tempo a smarcare Salah nell’azione che ha portato al gol contro il Torino. A proposito di gol, Andrea Della Valle (che sabato ha premiato Montella con una maglia speciale per le sue 100 presenze in viola) aspetta a gloria di poter rivedere il violinista suonare. Il patron ha spinto forte, quasi preteso il suo acquisto a gennaio, perché dopo Toni i cavalli di ritorno non gli fanno più paura, anzi.
    Guai però, scrive il quotidiano Il Corriere fiorentino, pensare a Gila come una specie di chioccia buona solo per fare spogliatoio. Il numero 9 ha accettato e accetterà la panchina, ma non per questo si è rassegnato a un ruolo da comprimario. Il suo obiettivo è vincere in viola e raggiungere i 200 gol in serie A. Per arrivarci dovrà segnare almeno 26 gol (finora è a quota 174), magari partendo proprio dall’Olimpico: l’ultima volta che ha esultato in viola è stato in un Fiorentina-Atalanta del 17 dicembre 2011 finita 2-2. Quella è stata anche la domenica in cui Gila ha giocato per l’ultima volta da titolare: a gennaio infatti se n’è andato, con Delio Rossi (poi smentito dal diretto interessato) che parlò della famosa «luce spenta» negli occhi dell’attaccante. A Roma Alberto o come detto, Ilicic dovrebbe giocare insieme all’imprescindibile Salah e all’amico Alino Diamanti, l’altro escluso dalla lista Uefa e per questo quasi indispensabile in campionato. I due “cinesi” in campo si trovano a occhi chiusi e pur con una condizione ancora precaria (soprattutto Gila non gioca una partita intera da mesi), promettono di supplire con un mix di grinta, esperienza e senso del gol.

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