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  • Fiorentina-Juve, Di Chiara a CM: 'Montella voleva Quagliarella'

    Fiorentina-Juve, Di Chiara a CM: 'Montella voleva Quagliarella'

    • Luca Cellini

    "Le due settimane di sosta del campionato per gli impegni delle nazionali ha reso l'attesa di Fiorentina-Juventus quasi insostenibile a Firenze. Da tempo la gara di domenica è la più importante in città, ma con il fatto che le due squadre abbiano avuto tanto tempo per pensare a questa partita, anche se gli allenatori poco per prepararla, accentua tutto ulteriormente. Credo che forse si vedrà una partita decisiva dall'invenzione del singolo, anche perchè sia il gioco di Montella che quello di Conte è meno illegibile rispetto alla passata stagione". Alberto Di Chiara, ex esterno sinistro romano, ha tanti ricordi in carriera dei suoi Fiorentina-Juventus.

    "Per me, ex giallorosso ed ex viola, i bianconeri sono sempre stati gli avversari da battere, anche se nella Capitale poi c'era il derby per rifarsi parzialmente, perché negli anni di Viola la gara con la Juve assumeva un valore speciale – ha aggiunto Di Chiara a Calciomercato.com –. Oggi il 'sale' sulla partita che si ripeterà domenica prossima lo ha dato l'affaire Berbatov, in cui la società guidata da Andrea Agnelli non si comportò a mio avviso con piena correttezza, anche se nel mercato è un po' sempre tutti contro tutti. Per ciò che riguarda il prossimo Fiorentina-Juventus l'incognita maggiore è da come torneranno i tanti elementi che sono tornati dalle nazionali. Ho letto del ritardo di Vidal, ho visto Buffon tenuto a riposo nell'Italia, della prestazione non pienamente convincente di Pasqual e Aquilani. Invece mi aspetto Pepito Rossi al 'settimo cielo' perché so quanto tiene all'azzurro. Sarà felicissimo Montella di non ritrovarsi come avversario Quagliarella, che un anno fa voleva in maglia viola. Ritengo che poi tutto possa decidere con gli elementi che sono partiti meglio in questo inizio di campionato: Pogba da una parte, giocatore che ovviamente piace già ai top club europei e Borja Valero".

    "Poi un fattore determinante lo fara' il pubblico. Io non ho dubbi sul calore corretto dei tifosi della Fiorentina che hanno già dato grande prova di maturità, in uno stadio senza barriere. Auspico un arbitraggio di cui non si parla: c'è bisogno di una partita che faccia da spot ad un calcio italiano che è in declino, pur con il ritorno di alcuni elementi di livello da altri tornei, come Mario Gomez o Higuain. Se il migliore è ancora Totti, vuol dire che c'è qualcosa che non torna, con massimo rispetto per le prestazioni superlative del capitano giallorosso". 

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