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  • Fiorentina, l'ex Ariatti:| 'Clasie? Investimento giusto'

    Fiorentina, l'ex Ariatti:| 'Clasie? Investimento giusto'

    • Luca Cellini

    'Il Chievo come sempre riesce a fare grandi partite, grandi stagioni, ed è molto brava la dirigenza a scegliere allenatori e giocatori. I clivensi vengono da una sconfitta e quindi arriveranno a Firenze vogliosi di fare punti. Commetterebbero un errore, i viola, a pensare ad un Chievo ormai morto. Poi i gialloblù sono storicamente una bestia nera della Fiorentina. I gigliati per quello che hanno espresso fino ad oggi non hanno ancora fatto il salto di qualità. Anche a Bologna, dopo essere passati in vantaggio, avrebbero dovuto portare a casa il risultato e invece hanno preso prima il gol su palla inattiva e poi hanno perso. La Fiorentina ancora non riesce a rubacchiare quelle vittorie che le permetterebbero di salire uno scalino determinante in classifica'. Così l'ex centrocampista Luca Ariatti, ospite ai microfoni di Radio Toscana.

    'Clasie è un giocatore importante, che piace a tanti, non solo alla Fiorentina - afferma Ariatti, oggi procuratore sportivo -. E' un regista che fa bene tutte e due le fasi. Per i viola potrebbe trattarsi di un investimento giusto, in un reparto già ottimamente coperto. Jovetic? Ha dimostrato tanto in questi anni, viene da un problema fisico che gli ha creato tanti problemi, ha faticato per rientrare. Come tutti i giocatori di origine slava pecca un po' dal punto di vista della continuità, e questo è il motivo per cui nessuno ha fatto l'investimento giusto su di lui. Jovetic è ad un bivio: a 24 anni nel calcio bisogna dimostrare definitivamente quello che si è, perché i giovani sotto spingono, basti vedere i ’92 El Shaarawy e Verratti, o Niang che è un '94. Il giudizio su Jovetic rimane ancora sospeso, ci vorranno due-tre anni per stabilire cosa ha fatto il montenegrino nella sua carriera. Al Chievo mi sono trovato molto bene, ho capito i segreti di una società che lavora spesso a fari spenti ed ho capito perché sono 15 anni che sono in serie A. Rilanciano giocatori che hanno difficoltà in grandi club, e anche quest'anno stanno facendo bene, visto che hanno un buon margine dalle squadre in lotta per retrocedere. Thereau? E' una seconda punta, o attaccante esterno, che si è adattato a fare il centrale con l'assenza di Pellissier. E' un giocatore forte, con ampi margini di miglioramento, che fa giocare la squadra: magari non un goleador, ma i grandi club fanno bene a seguirlo. Il Sassuolo? Squinzi è un grande imprenditore, vincente, appassionato di calcio. Di Francesco l'ho avuto come allenatore, a Lecce non ha avuto una parentesi fortunata, ma è un grande tecnico. Si sta riprendendo quello che si merita, la società emiliana è solida, credo possa ripetere quanto fatto a Verona dal Chievo'. 

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