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  • Fiorentina, Salifu.| Chiarugi: 'Giusto puntarci'
Fiorentina, Salifu.| Chiarugi: 'Giusto puntarci'

Fiorentina, Salifu.| Chiarugi: 'Giusto puntarci'

  • Luca Cellini

'I problemi della Fiorentina in campionato sono iniziati la scorsa estate, quando le polemiche hanno circondato prima Gilardino, che sembrava ad un passo dal Genoa, e poi Vargas, ormai convinto che sarebbe stato ceduto. Inoltre tutto il clamore che si è creato intorno alla vicenda Montolivo, con la sua delegittimazione dal ruolo di capitano, ha fatto il resto; la società voleva che il giocatore fosse accantonato, mentre Mihajlovic ha insistito, a ragione, nel metterlo titolare. Quando si inizia una stagione in questa maniera, è ovvio che poi il tutto si ripercuota prima nello spogliatoio e poi in campo'. L'ex giocatore e tecnico gigliato Luciano Chiarugi, ospite ai microfoni di Radio Toscana, analizza il momento dei viola all'antivigilia della delicata sfida di campionato contro l'Atalanta.

'Sento parlare di delusione in Gilardino, che ovviamente non sta passando un momento felice in termini di rendimento, ma quanti gol ha fallito nelle prime giornate? - ha aggiunto il 64enne di Ponsacco - Non ricordo errori clamorosi, e soprattutto era risaputo che Jovetic non potesse offrire un rendimento costante, dopo un anno di stop, e lo stesso Cerci prima è diventato un idolo e poi è stato relegato in panchina. Sono fermamente convinto che Delio Rossi, da uomo di calcio, saprà risollevare prima il gioco e poi il rendimento in campionato della Fiorentina, ma bisognerà dargli tempo. Per adesso mi sembra che non si stia lasciando condizionare dalla carta d'identità, ed ecco perché sono contento che Salifu, già contro l'Atalanta, possa giocarsi la carta da titolare. Giusto puntare sul ghanese, che a Milano ha dimostrato personalità e grande dinamismo. Ma quello che continuo a chiedermi è cosa vogliono fare con questa Fiorentina i Della Valle, che sono da sempre vincenti nelle loro attività e che invece da qualche anno sembrano disinteressarsi, sia in termini di presenza che di investimenti, del mondo viola. Eppure ai bei tempi di Prandelli la Fiorentina aveva dimostrato di poter competere anche con le big, con gli investimenti giusti ed una presenza societaria fatta di dirigenti dall'alto profilo'.

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