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  • Fiorentina, l'ex Gigi Milan: 'Giuseppe Rossi ricorda Hamrin'

    Fiorentina, l'ex Gigi Milan: 'Giuseppe Rossi ricorda Hamrin'

    • L.C.

    La Fiorentina sarà protagonista in questa stagione in Italia e in Europa, perché è una formazione di grandissima qualità ed anche perché ha un attaccante fortissimo, Pepito Rossi. Parola al settimanale Brivido Sportivo Gigi Milan, il giocatore che trascinò i viola alla conquista del primo trofeo internazionale, la Coppa delle Coppe del 1960/61 (la squadra gigliata fu la prima italiana a conquistare una coppa europea), non ci sono dubbi in tal senso. 
    E’ fiducioso sulle possibilità della formazione di Montella in campionato e in Europa League?

    'Si lo sono. La Fiorentina è, infatti, un’ottima squadra, soprattutto dal centrocampo in su. Ha dei costruttori di gioco fantastici come Aquilani, Borja Valero e Pizarro e una coppia di attaccanti straordinaria. La qualità tecnica dei tre centrocampisti è veramente notevole. Quando i viola hanno il possesso di palla per gli altri sono dolori. C’è, però, anche il rovescio della medaglia'.
    Qual è?
    'Quando la squadra è attaccata dagli avversari va un po’ in difficoltà. I tre centrocampisti soffrono quando devono recuperare il pallone. Ecco perché è stato importante l’arrivo di Ambrosini, che è bravo anche in fase di interdizione'.
    La troppa qualità del centrocampo, per certi aspetti, è anche un limite.
    'Si è proprio così. In fase di non possesso passa la formazione di Montella ha qualche problema. Quando la squadra è pressata a centrocampo deve fare maggiore attenzione per evitare dei rischi. Altrimenti anche i difensori vanno in difficoltà. Io sto dicendo che nella fase difensiva nel suo complesso la squadra deve migliorare e non che i difensori di per sé non siano bravi'.
    Ma le piacciono i difensori viola?
    'Abbastanza. Certo è che il reparto arretrato della Fiorentina è inferiore come qualità a quello offensivo. Questo mi sembra che sia sotto gli occhi di tutti'.
    Di Neto è convinto?
    'E’ un buon portiere. A Genova ha giocato bene e con il Cagliari non è mai stato severamente impegnato. Certo, però, se ripenso ai miei tempi…'.
    Chi era il portiere titolare?
    'Bella domanda questa. Nella nostra rosa c’erano due portieri della Nazionale, Sarti e il giovane Albertosi. Sia l’uno che l’altro davano logicamente la più ampia garanzia. Quando vincemmo la Coppa delle Coppe nelle due finali con i Rangers di Glasgow tra i pali c’era Albertosi, che non aveva compiuto ancora 22 anni'.
    Torniamo alla Fiorentina attuale. I gemelli del gol Rossi-Gomez sono i migliori della serie A? 
    'Sicuramente sono tra i migliori in assoluto. Inoltre le loro caratteristiche tecniche e fisiche si integrano a meraviglia. Faccio fatica a trovare, almeno in Italia, una coppia così forte. L’infortunio patito da Gomez con il Cagliari non ci voleva proprio. Anche Rossi potrebbe risentire dell’assenza del tedesco. Peccato perché i due insieme avevano fatto già vedere cose straordinarie'.
    Chi dovrebbe giocare ora centravanti?
    'Rossi. In Europa Rebic non può scendere in campo (non è stato inserito nella lista Uefa n.d.r.). Pepito è davvero fantastico e può essere il trascinatore della squadra. Ne ha tutte le caratteristiche. Può tornare ad essere uno degli attaccanti migliori in circolazione e non solo in Italia. E’ un elemento determinante'.
    Rossi le ricorda qualcuno dei suoi vecchi compagni di squadra?
    'Si Kurt Hamrin, per il dribbling, la rapidità ed il tiro, anche se lo svedese giostrava sulla fascia'.
    Le ha fatto un grande complimento, perché Hamrin ha segnato 151 gol in campionato.
    'Lo so. Ma Rossi è davvero bravo'.
    C’è qualcuno nella squadra di Montella, invece, che le ricorda Gigi Milan?
    'Si, è Alberto Aquilani. E’ un centrocampista offensivo come me e come me riesce a segnare con una certa costanza. Insomma in lui mi rivedo molto'. 
    La Fiorentina torna a giocare in Europa. A lei che ha vinto la Coppa delle Coppe, realizzando tre gol nelle due finali, due a Glasgow all’andata dove i viola si imposero sui Rangers per 2-0 e uno a Firenze quando vinsero per 2-1 chiedo che cosa occorre per imporsi in questo genere di manifestazioni.
    'Ci vuole qualità, esperienza internazionale, personalità e grande calma nel gestire le situazioni più difficili soprattutto quando si gioca in trasferta. Con queste qualità vincemmo a Glasgow la finale d’andata di Coppa delle Coppe per poi conquistare il trofeo al ritorno davanti ai nostri tifosi».
    E la Fiorentina attuale ha queste qualità?
    'Si. Ha tutto per fare bene e regalare alla sua gente grandi soddisfazioni. Non ho dubbi su questo. In Europa può andare molto avanti. Il primo turno sulla carta non è difficile da superare e il Paços Ferreira all’esordio è un avversario più che abbordabile'.
    Insomma lei è fiducioso sul futuro dei viola.
    'Si, anche se spero che l’infortunio di Gomez non incida più di tanto sul rendimento della squadra. Anche con il Cagliari la Fiorentina è stata sfortunata. C’era un rigore netto e poi avrebbe meritato la vittoria per il grande volume di gioco espresso soprattutto nel secondo tempo'. Parola di uno che se ne intende e che con le sue reti ha regalato ai tifosi viola una delle più grandi soddisfazioni della storia.

     


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