'La partita contro il Chievo per la Fiorentina non sarà di certo una passeggiata, anche se le cose dovessero subito mettersi bene. Ho visto la squadra di Di Carlo più volte quest'anno, l'ho studiata anche quando ho guidato il Novara, e hanno una caratteristica: non mollano veramente mai. Bravissimo il tecnico clivense a dare carattere ai suoi giocatori, e a motivarne tanti che magari possono sentirsi appagati dopo molti anni in maglia gialloblù. Uno su tutti Sorrentino: ha fatto bene a prolungare con il Chievo negli ultimi mesi, ma non capisco come tante squadre che potrebbero puntare su di lui in realtà hanno preferito fare altre scommesse, magari straniere'. Emiliano Mondonico rimane un tecnico assai legato a Firenze, e da vecchio iscritto al 'Violaclub Settebello' è un tifoso gigliato assai esigente.

'Credo che questa, comunque vada a finire, vada archiviata come una stagione deludente, ma da cui trarre tanta esperienza - ha aggiunto l'allenatore di Rivolta d’Adda a Radio Rosa -,. Penso che Delio Rossi sapesse le difficoltà a cui sarebbe andato incontro una volta accettata la sfida Fiorentina, ma penso anche che tanti giocatori da cui ci si aspettava la differenza hanno deluso. Penso a Montolivo ma anche alla controfigura di Vargas vista fino a poco tempo. In attacco è cambiato poco con l'arrivo di Amauri, ma era facilmente ipotizzabile visto il lungo periodo di inattività. Tornando alla corsa salvezza, occorrerà soprattutto nei match in casa fare bottino pieno. Il pericolo numero uno del Chievo a mio avviso è Rigoni, perché è un po' quello che detta i tempi nella formazione di Di Carlo. Servirà estrema lucidità da parte della Fiorentina perché i veronesi cambiano più volte sistema tattico, e non hanno paura di esporsi offensivamente, anche quando sono sotto nel punteggio'.