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  • Riganò segna ancora:| Riparte da Promozione veneta

    Riganò segna ancora:| Riparte da Promozione veneta

    • L.C.

    Pochi fronzoli, nessuna parola in più, senza esaltazioni e inutili elogi. Solo l'essenziale e la voglia di divertirsi ancora con il pallone tra i piedi. Non poteva che essere così per uno che fino a 25 anni si guadagnava da vivere facendo il muratore mentre giocava nel Lipari tra i dilettanti. Sempre da stopper, fino a quel giorno quando sostituì il centravanti titolare e firmò la rete della vittoria. Da allora non ha più smesso di segnare: gol a raffica con l'Igea Virtus, il Taranto, la Fiorentina, l'Empoli, il Messina, in tutto 124 da professionista e più di 100 tra i dilettanti: provando adesso ad aggiungerne ancora, come spera la Benaco che ha tesserato Christian Riganò, messinese di Lipari e bomber di razza dal grilletto facile in tutte le categorie dai dilettanti fino alla serie A. Domenica con i lacustri due gol contro l'Alba Borgo Roma, tanto per cominciare. Come arriva Christian Riganò a Bardolino? 'Ho degli interessi personali a Verona e verrò qui nel fine settimana per qualche mese, conosco bene Damiano Tommasi per aver giocato insieme nel Levante in Spagna, mi ha detto che la Benaco aveva bisogno di una mano, ho trovato subito un accordo con i dirigenti ed eccomi qui. Io vivo a Firenze e verrò qui il giovedì, riuscendo a fare due allenamenti più la partita'. Strano a dirsi per uno che ha segnato valanghe di gol in tutte le categorie. ‘È vero, ma sono fermo da un po'. L'anno scorso ho giocato prima in Eccellenza e poi Seconda Categoria, quest'anno non ero in nessuna squadra ma mi tenevo allenato con il calcetto e facendo un po' di attività. Anche se non sono mai stato molto dinamico, e mi sa che non inizierò a 39 anni: però spero che l'istinto del gol sia rimasto, in fondo anche l'anno scorso ne ho fatti prima 11 in 10 partite in Eccellenza e poi 22 in 16 gare quando sono sceso in Seconda Categoria'.

    Conosce già la società? ‘Ho solo parlato con i dirigenti che mi sembrano brave persone, conosco Verona perché vengo ogni tanto e un po' anche Bardolino, è davvero un posto splendido. Adesso arriva anche la bella stagione, ma qui è bello sempre, sarà un'occasione per far venire i miei bambini e portarli al lago ed anche a Gardaland. Poi visto che sarò a Verona mi piacerebbe andare anche a vedere l'Hellas allo stadio’. Segue le vicende delle squadre cittadine? 'Soprattutto il Verona, tra l'altro io vivo a Firenze e ho giocato tanto con la maglia viola, c'è anche un gemellaggio forte tra i tifosi e sarà un motivo in più per venire allo stadio, lì c'è un tifo pazzesco e questa società credo meriti assolutamente di andare in serie A'. Cosa c'è nel futuro di Riganò? ‘Per adesso voglio aiutare la Benaco in queste ultime partite, poi se riusciremo a raggiungere i playoff magari mi fermerò. Per il futuro ancora non lo so, intanto sto cercando di prendere il patentino da allenatore e mi piacerebbe iniziare a fare qualcosa, magari come assistente o collaboratore di campo'. Un inizio molto umile: ‘Credo sia il modo giusto, in tanti finiscono di giocare e si mettono subito ad allenare. Io sono fatto così, voglio prima provare partendo dal basso per capire se mi piace e soprattutto se sono portato, poi vedremo cosa salterà fuori. Intanto vediamo se sono ancora in forma e se riuscirò ad aiutare la Benaco, ho proprio voglia di divertirmi e tornare a sentire il profumo del campo. E soprattutto di vedere se mi ricordo ancora come si fa gol’.

    (L'Adige)

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