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  • Fiorentina, Piccini già pronto per la prima squadra?

    Fiorentina, Piccini già pronto per la prima squadra?

    • Luca Cellini

    C'è chi ricorda a memoria la formazione del primo scudetto: 'Sarti, Magnini, Cervato...'. Chi, forse più giovane, non può dimenticare l'incipit di un altro undici: 'Seculin, Piccini, Masi, Camporese...'. Quest'ultimi sono i protagonisti, insieme ad altri compagni, di uno dei pochissimi trofei vinti dalla Fiorentina durante la gestione della famiglia Della Valle. In oltre dieci anni, gli imprenditori marchigiani hanno raggiunto eccellenti risultati, se si considerano la risalita veloce dalla C2 alla serie A e ben due partecipazioni alla Champions (che sarebbero quattro al netto delle penalizzazioni di Calciopoli), ma la bacheca dei trofei nelle stanze di via Manfredo Fanti è ricca solo di riconoscimenti per tornei estivi o di seconda fascia. Ma c'è anche la Coppa Italia Primavera, datata 30 marzo 2011, ottenuta battendo i pari età della Roma. Sembra passata una vita da quella sera, specialmente se si pensa a quanti sono i reduci di quella super-squadra, semifinalista anche in campionato ed eliminata solo dal Varese di Devis Mangia. E' notizia degli ultimi giorni infatti la decisione di non riscattare Taddei dal Venezia, Iemmello dalla Pro Vercelli e il duo Bittante-Panatti dall'Avellino, così come era accaduto la scorsa estate con i difensori Masi, Fatticcioni e Bagnai. Insomma, un pezzo importante di gente che è cresciuta per oltre sette anni a Firenze è stato spazzato via.

    E se è vero che sono stati 'controriscattati' dal prestito Seculin e Acosty, che quasi certamente verranno mandati a farsi le ossa fra serie A e serie B (cosa che accadrà pure per Camporese, destinazione Cesena?), e si cercherà una collocazione pure per il centrocampista Agyei e il fantasista Federico Carraro, sempre sperando che Haris Seferovic (contratto in scadenza giugno 2014) si decida prima o poi a rinnovare, forse la 'pianticella' (come amava chiamare i ragazzi del settore giovanile viola l'ex d.s. Pantaleo Corvino) più pronta per giocare in una prima squadra di serie A è Cristiano Piccini. Nella passata stagione è tra gli elementi che hanno giocato di più: 26 gettoni, fra gare intere o subentri a partita in corso, con un rendimento quasi sempre ben oltre la sufficienza, in uno Spezia con più ombre che luci.

    In questo periodo di carenza di terzini destri dal buon rendimento, in cui anche la rosa guidata da Vincenzo Montella fa fatica a trovare una stabilità (in principio era Facundo Roncaglia il titolare, ma in una difesa a tre, e poi Nenad Tomovic, che però è un adattato), i prezzi per quei ruoli sono arrivati a cifre insostenibili. E così è tutt'altro che da escludere che il tecnico gigliato, nel prossimo pre-ritiro estivo a Montecatini, voglia toccare con mano la consistenza di questo ragazzo non più pianticella, e che forse sta iniziando ad avere i connotati dell'albero che può stare nel 'bosco' della prima squadra. Se Piccini, assai richiesto da svariati club (vedi alla voce Chievo e Palermo), non verrà inserito come parziale contropartita tecnica per arrivare ad altri giocatori, la grande avventura con Pasqual e compagni potrebbe non essere solo un sogno per lui...

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