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  • Mati Fernandez: bluff o genio incompreso?

    Mati Fernandez: bluff o genio incompreso?

    • Luca Cellini

    Secondo un ex osservatore della Fiorentina l'arrivo di Mati Fernandez in viola, la scorsa estate, sulla carta doveva prevedere in contemporanea la partenza di Stevan Jovetic, che almeno fino a metà agosto scorso era da considersi un giocatore senza alcun futuro a Firenze. A distanza di tre mesi viene da dire: menomale che Andrea Della Valle ha resistito al doppio assalto del City e della Juventus e ha trattenuto il talento di Pogdorica. Infatti il cileno, atteso come uno dei giocatori più talentuosi e in grado di fare la differenza nella rosa di Montella, anche se ancora acerbo di calcio ad alti livelli, al momento si sta rivelando come uno degli acquisti peggiori, in quanto a rendimento.

    Certo, l'utilizzo che ne sta facendo Montella non è ancora non del tutto continuativo, anche per via di un infortunio che lo ha limitato durante la fase di ritiro estivo, tuttavia Mati Fernandez ha avuto anche buone chance di mettersi in mostra, non convincendo a pieno in nessun caso. Provato nelle prime giornate come interno destro di un centrocampo a cinque, il giocatore, che avrebbe nei piedi genialità, accelerazioni e anche un discreto tiro da fuori area, ha deluso. La gara di domenica scorsa invece, in cui Mati Fernandez ha avuto la grande chance di giocare come seconda punta alle spalle di Luca Toni, ha - semmai ce ne fosse bisogno - accentuato ancor di più la rabbia per un piccolo genio del calcio, colpito troppo spesso in passato da troppi infortuni. Novanta minuti contro il Torino in cui Mati non ha inventato, ha tirato poco e niente, e non ha assistito i compagni di reparto negli ultimi venti metri, dimostrandosi ancora acerbo per la nostra serie A.

    C'è da capire quanto Montella vorrà ancora aspettarlo, visto che con il rientro di Jovetic, l'evoluzione di Ljajic e l'esplosione quasi definitiva di El Hamdaoui, unita alla - si spera - continuità fisica di Aquilani, lo spazio per giocare per il cileno potrebbe essere fortemente ridotto. E se è vero che il tecnico gigliato ha chiesto anche un rinforzo per il centrocampo nel prossimo mercato di gennaio, il tempo per Mati-gol si fa sempre più scarso per far capire il suo valore alla società che in lui ha investito, allo staff tecnico che con lui lavora sette giorni su sette, e ai compagni che - Pizarro per primo - lo supportano fin dal suo arrivo a Firenze.

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