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  • Fiorentina, Mati Fernandez: un doppio no per tornare protagonista

    Fiorentina, Mati Fernandez: un doppio no per tornare protagonista

    • David Fabbri
    Nell'ultima gara di campionato la Fiorentina ha battuto a Bergamo l'Atalanta per 3-1: a sbloccare il parziale nella ripresa, quando era ancora fermo sullo 0-0, è stato improvvisamente Mati Fernandez, che con un velenoso colpo di testa ha disegnato una traiettoria spiazzante per il portiere nerazzurro Sportiello. Fino a quel momento la gara del centrocampista cileno classe '86 non era sta un granchè, mentre da lì in poi la sua prova in campo è andata in crescendo, condita perlopiù anche dal bel lancio in profondità a Cristian Tello per il secondo gol dei gigliati. Quello che tutto l'ambiente viola si augura è che questa gara sia stata quella della rinascita per El Pelusa, tornato al gol in Serie A dopo 34 giornate, rete che mancava per la precisione dal 30 novembre 2014 quando siglò una doppietta in quel di Cagliari. Fino a domenica scorsa le performance in campo durante questa stagione di Mati non erano state certo indimenticabili, a parte quella del 1 novembre 2015 contro il Frosinone dove il duttile mediano viola si era sbizzarrito in giocate di qualità fornendo inoltre assist decisivi per i compagni. Il tecnico Paulo Sousa lo stima molto, e più volte nel corso di questo campionato ha riposto fiducia in lui schierandolo sepsso sulla trequarti al posto di Ilicic come avvenuto difatti anche all'Atleti Azzuri d'Italia due giorni fa. Non solo il tecnico portoghese, ma anche la stessa società gigliata ha dimostrato di credere in Mati Fernandez prolungandogli, ad inizio gennaio, il contratto fino al 2018. Va ricordato che per lui durante l' ultima sessione di mercato non sono certo mancate le offerte, a partire dall'Italia: la Sampdoria in particolare ha fatto molto pressing pur di portare il centrocampista alla corte del suo ex allenatore Vincenzo Montella, ma la Fiorentina ha risposto picche. Prima ancora dei blucerchiati si erano fatti avanti per lui dal Messico: il Pumas aveva messo sul tavolo un'offerta di circa un milione di dollari, ma anche in questo caso la società di Via Manfredo Fanti aveva ribadito con un secco no. L'estate scorsa invece era stato Aníbal Mosa, presidente della sua ex amatissima squadra, il Colo Colo, a mostrarsi particolarmente interessato ad acquistarlo, ma anche il quel caso non se n'è fatto di niente per volere della Fiorentina. Insomma, tutto ciò fa capire quanto i gigliati credono in lui, nonostante il suo rendimento altalenante e non costellato di tante giocate da funambolo come ai tempi dello Sporting Lisbona, come ad esempio la "Mati-Rabona" per citarne una. Chissà se davvero, dopo il gol siglato agli orobici, non sia arrivata l'ora del suo rilancio in tutto e per tutto. L'importante è che Mati, quando verrà richiamato in causa da Sousa, risponda presente mostrando le sue vere qualità come ha fatto domenica scorsa.

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