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  • Fiorentina: Ljajic vuole solo il Milan

    Fiorentina: Ljajic vuole solo il Milan

    • Luca Cellini

    Una giornata lunga, quasi infinita, che ha riservato qualche colpo di scena ed anche un finale sulla vicenda ancora tutto da scrivere. I protagonisti in campo: la Fiorentina, il Milan ed Adem Ljajic, con quest'ultimo oggetto dei desideri del club rossonero, e la società viola parte in causa che non vuole arrendersi a perdere il giocatore, soprattutto a parametro zero fra dodici mesi. Il primo fatto saliente di questo venerdì 2 agosto accade poco dopo le 9 quando Adriano Galliani chiama direttamente al suo telefono cellulare Daniele Prade', con cui da anni condivide non solo le riunioni di Lega Calcio, ma anche luoghi milanesi – ad esempio ristoranti - e frequentazioni comuni: l'amministratore delegato rossonero, forte di un accordo verbale con il procuratore dell'ex talento del Partizan Belgrado, formula un'offerta alla Fiorentina per la cessione immediata, in questa sessione di mercato, del classe '91 di Novi Pazar, per una cifra di poco inferiore agli otto milioni di euro.

    Il d.s. viola prende atto e, per correttezza telefona immediatamente al presidente esecutivo gigliato Mario Cognigni che a sua volta informa nel ritiro della Fiorentina  a Moena il presidente onorario Andrea Della Valle che, dopo un primo incontro con Ljajic avvenuto poco dopo la colazione di quest'ultimo all'albergo 'Dolomiti' della cittadina della Val di Fassa ha un altro faccia a faccia con l'attuale numero 22 viola post allenamento mattutino in cui chiede proprio al giocatore le sue intenzioni circa la sua volontà o meno di permanenza almeno per la prossima stagione a Firenze.

    Quasi a sorpresa- visto che i segnali ricevuti recentemente dallo stesso Ljajic erano andati in senso contrario – proprio l'ex 'compagno di giochi' di Stevan Jovetic annuncia ad Andrea Della Valle di voler restare alla Fiorentina, e di prolungare il contratto attuale in scadenza con la società di via Manfredo Fanti a giugno 2014. Lo stesso patron viola  fa una promessa solenne a quello che veniva soprannominato nei primi anni di carriera il 'Kaka' dell'Est':'Ti libero fra un anno come ho fatto con Jojo ed inseriamo nel rinnovo una clausola rescissoria  non troppa che ti permetta di liberarti poi senza troppe difficoltà'. Susseguentemente ci sono parole pubbliche alla stampa presente a Moena proprio dell'azionista di riferimento della Fiorentina che parla di aperture alla volontà di permanenza in maglia gigliata dello stesso Ljajic, il rifiuto ufficiale dell'attuale offerta rossonera per il giocatore, ma anche, se si legge fra le parole del patron, la consapevolezza che la vicenda sia tutt'altro che chiusa.

    Infatti il forte timore di Andrea Della Valle è che, quando il presidente Mario Cognigni ed il procuratore di Ljajic si incontreranno a Milano la prossima settimana, giovedì presumibilmente, il giocatore serbo non sia così forte davanti al suo agente nella volontà di estendere almeno un altro anno il suo soggiorno fiorentino, con allegato il rinnovo di contratto indispensabile come base di partenza per la società viola. Ramadani inoltre, ancora molto arrabbiato per aver visto sfumare l'affare che aveva impostato per il trasferimento di Jovetic alla Juventus, fara' valere una sorta di 'jolly' che a suo avviso il club viola gli dovrebbe per aver comunque fatto incassare per la cessione del classe '88 di Pogdorica quasi i 30 milioni richiesti da scrittura privata allegata al contratto del neo giocatore del City. Il Milan nel frattempo, preso atto del rifiuto della Fiorentina per Ljajic, non intende alzare l'offerta, confidando nel fatto che non ci sono altre offerte concrete per l'attaccante esterno serbo, e dunque se quest'ultimo non dovesse rinnovare entro questa sessione di mercato, potrebbe arrivare a Milano alle stesse condizioni di Montolivo di un'estate fa. Insomma la prossima settimana si prospetta molto intensa sul fronte Ljajic, con tutti gli scenari ancora aperti ad ogni soluzione, e con il 'pallino' che passa in mano soprattutto al giocatore ed alla sua volontà di ascoltare o meno le tentazioni sempre piu' pressanti del suo procuratore.

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