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  • Fiorentina: Vargas è invendibile!
Fiorentina: Vargas è invendibile!

Fiorentina: Vargas è invendibile!

  • Luca Cellini

Per ben due sessioni di mercato Juan Manuel Vargas è stato il giocatore più vicino ad abbandonare una Fiorentina che progressivamente, negli ultimi due anni, ha lasciato partire gli elementi che hanno contributo a farla arrivare, al netto delle penalizzazioni di Calciopoli, per quattro volte consecutive in Champions League. Nell'estate del 2010 era praticamente tutto fatto: il Bayern Monaco aveva offerto al giocatore un quadriennale ad oltre tre milioni di euro, e al club gigliato 12 milioni di euro più il cartellino di Diego Contento. Solo che la Fiorentina, che pure aveva promesso a Vargas che se fosse arrivata un'offerta concreta lo avrebbe lasciato partire, chiedeva soldi cash per ripianare un bilancio che, dopo l'ultima eliminazione dalla 'coppa con le orecchie' - firmata proprio dai bavaresi, nel marzo 2010, con la collaborazione di Ovrebo -, ha iniziato a segnare rosso.

Il 28enne di Lima così inizia la stagione 2010-2011 in maniera che definire non professionale è un eufemismo, tanto che cominciano ad uscire i primi episodi 'fuori dal campo'. Il culmine viene raggiunto in una sera di dicembre, sempre di un anno e mezzo fa, quando con la macchina, in Piazzale Michelangelo a Firenze, rimane coinvolto in un incidente automobilistico alle tre di mattina che lo lascia miracolosamente illeso, anche se le circostanze sono facilmente intuibili (Vargas sostiene che alla guida ci fosse suo cugino, poi risultato positivo all'alcool test). Nel frattempo l'ex esterno del Catania accumula ritardi stratosferici nelle trasferte che lo portano a giocare con la propria Nazionale, e un fisico che invece di snellirsi ingrassa in maniera inverosimile.

Nel gennaio 2011 è lo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti ad offrire 12 milioni di euro alla Fiorentina, e di nuovo un ricco contratto per Vargas, che considera da tempo chiusa la sua avventura a Firenze e non vede l'ora di tornare a calcare il palcoscenico delle coppe europee. Solo che questa volta, come poi accadrà sei mesi dopo con Gilardino, nonostante la volontà del d.s. Corvino di cedere il peruviano, è la proprietà della Fiorentina (Andrea Della Valle in testa, preoccupato da una classifica più vicina alla zona retrocessione che all'ambito traguardo europeo), a fermare la trattativa. Il rendimento di Vargas nel girone di ritorno è appena sufficiente, ma nella successiva Coppa America trascina la sua Nazionale fino alla semifinale.

Le intenzioni del numero 6 viola risultano di nuovo evidenti dallo scorso agosto, quando si presenta oltre sei chili in sovrappeso nel ritiro di San Piero a Sieve, e con zero voglia di ricominciare la sua avventura a Firenze. Solo che le offerte per 'El Loco' incominciano a scarseggiare, e anche il suo procuratore, abile a muoversi sul mercato inglese, non trova altro che un'offerta dell'Aston Villa, troppo bassa per essere presa in considerazione in via Manfredo Fanti. Il girone d'andata vede ancora una volta un rendimento di Vargas poco consono al suo valore, ma dall'arrivo di Delio Rossi in panchina le cose sembrano all'inizio cambiare, con il peruviano titolare e qualche prestazione sufficiente. Poi il passaggio al 3-5-2 penalizza proprio Vargas, poco propenso a difendere, e allora il giocatore ricade in depressione, con abitudini alimentari e di vita extracalstica che non si addicono ad un ex enfant prodige. Tornano così le punzecchiature, anche di alcuni dirigenti, sul suo recente passato. Delio Rossi però non ha perso le speranze, e ha fatto un patto con lui: quattro mesi finali alla grande, per poi lasciare, con il suo benestare, la Fiorentina. Del resto, in questo momento, il valore del ragazzo cresciuto nell'Universitario è quasi più da giocatore di serie B che da serie A; quindi tutti, a cominciare dal club, hanno interesse a recuperare questo emblema della Viola che fu, disperso negli ultimi due anni.

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