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  • Fiorentina-Montella, rinnovo con 'gentleman agreement'

    Fiorentina-Montella, rinnovo con 'gentleman agreement'

    • Luca Cellini

    Poche ore dalla fine del campionato, poche all'incontro fra il presidente onorario della Fiorentina Andrea Della Valle e due dei protagonisti principali della stagione gigliata: da una parte Stevan Jovetic, dall'altra Vincenzo Montella. Se il giocatore montenegrino sarà lasciato libero di partire da Firenze, in virtù di un accordo verbale che risale alla scorsa estate, con il tecnico si getteranno le basi per la sua seconda stagione in viola. In Toscana l'aveva portato il d.s. Daniele Pradè, bravo ad infilarsi nelle discussioni fra Montella ed il d.g. della Roma Franco Baldini, pagando pure una buonuscita al Catania. A intavolare i primi discorsi per il prolungamento del suo contratto è stato invece, a inizio febbraio, Diego Della Valle, il quale tuttavia ha delegato suo fratello Andrea di definire gli ultimi dettagli.

    Non sarà una trattativa difficile quella che porterà Montella a prolungare di altri due anni il proprio accordo con la Fiorentina (quello attuale scade a giugno 2014), ma il tecnico, che ha un certo fiuto, da tempo ha fatto capire le sue intenzioni: è ambizioso, vincente, per certi versi anche presuntuoso (si piace e sa di piacere), e soprattutto non accetta di essere lontano dai riflettori. Montella alla Fiorentina ha stupito chi non lo conosceva. Già da calciatore veniva considerato un fenomeno non solo per le sua capacità tecniche ma anche per l'intelligenza nella lettura delle situazioni e per la dialettica. Il 38enne campano sa bene cosa ha fatto la sua rosa quest'anno, e vuole salire di un gradino a livello numerico e qualitativo nei giocatori che avrà a disposizione la prossima stagione, per far sì che la Fiorentina possa giocare su tre fronti, compreso quello europeo. Ma sa anche che sarà difficile replicare il risultato stupefacente di quest'anno, e quindi il rischio di ottenere una 'depressione' dell'ambiente è dietro l'angolo.

    Le due stagioni dell'epoca Mihajlovic-Delio Rossi sono coincise con il periodo di maggior allontanamento dalle faccende viola da parte dei Della Valle. Una riorganizzazione societaria, oltre che una partecipazione diretta dei vertici del club in città e una politica più oculata nelle scelte, soprattutto di mercato, ha riportato la Fiorentina nelle prime sei posizioni. Montella però non si accontenta, e sa bene che non c'è nessuna intenzione da parte della società di aumentare il monte ingaggi e gli investimenti, effettuando acquisti importanti e di primissima fascia. E' comprensibile questa scelta da parte dei Della Valle, i quali sanno bene che non sempre spendere porta a ottenere delle vittorie, e le entrate che arriveranno dalle coppe saranno briciole in confronto alle uscite. Ecco perchè il tecnico viola firmerà il rinnovo ma sarà molto chiaro con Andrea Della Valle: qualora si presentasse, in qualsiasi momento, un'occasione per crescere economicamente e sportivamente nella sua carriera di allenatore, vuole avere le mani libere. Non è uomo da cene con i tifosi, Montella, ma è altrettanto una persona limpida e coerente: per questo, pur nella riconoscenza, chiederà - attraverso un 'gentleman agreement' - che non vi siano vincoli, già dalla prossima estate, se ad esempio un club come il Milan o il suo 'amato' Napoli, sogno di una carriera, gli prometterà investimenti che a Firenze non possono essere (giustamente) fatti, anche perchè il fair play finanziario è un dogma a cui i Della Valle non vorranno mai rinunciare fino a quando saranno dentro al mondo del pallone. 

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