Calciomercato.com

  • Fiorentina, N. Parigi a CM: 'Un inno di calcio è identità'

    Fiorentina, N. Parigi a CM: 'Un inno di calcio è identità'

    • Luca Cellini

    "Un inno per una squadra di calcio è sinonimo di identità. Quello che ho scritto io mi fa sempre emozionare non solo quando lo canto, ma soprattutto quando sonoi tifosi a cantarlo in coro allo stadio. Sono orgoglioso che ormai sia una tradizione che si perpetua nelle generazioni". Dici Narciso Parigi a Firenze ed inevitabilmente pensi all'inno che da anni viene  mandato dalle casse dell'altoparlante dello stadio Franchi. I tifosi viola lo hanno talmente adottato, che lo cantano 'a cappella' in ogni stadio, prima, durante e, quando vanno bene le cose, anche nei dopo partita. Dopo le parole del cantautore Antonello Venditti ed il suo 'Grazie Roma' che non vorrebbe piu' associato all'attuale squadra giallorossa. "Non voglio commentare le parole di Venditti che conosco e stimo, perchè sono cose personali, ma da quello che so 'Grazie Roma' ha lo stesso senso di identità dell'inno viola e toglierlo potrebbe portare suscitare amarezza nei supporters giallorossi – ha aggiunto Narciso Parigi ai microfoni di Calciomercato.com – Mi auguro che le parole di Venditti siano piu' una provocazione che un vero pensiero sulla sua canzone. Poi è una questione talmente delicata, in una tifoseria importante come quella della Roma che preferisco non aggiungere altro. La mia Fiorentina? Il prossimo anno si torna a sentire l'inno anche durante la settimana ed in giro per l'Europa. Una volta mi sono ritrovato a Lione e mi hanno chiesto di cantare prima l'inno viola e poi il mio repertorio. Nei due anni precedenti la Fiorentina aveva giocato lì in Champions League e per un'immigrante certe canzoni sono punto di contatto imprescindibile con la propria storia, al di là delle divisioni che provocano il tifo".

    Altre Notizie