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  • Fiorentina, Neto o Tata: Montella e l'abbondanza in porta
Fiorentina, Neto o Tata: Montella e l'abbondanza in porta

Fiorentina, Neto o Tata: Montella e l'abbondanza in porta

  • L.C.
Neto o Tata, questo è il dilemma. Già, perché la pausa per le nazionali ha portato buone notizie dall’infermeria viola: Savic, Bernardeschi e Tatarusanu sono sulla via del totale recupero. Il portiere romeno è ai box dallo scorso 22 febbraio, quando la Fiorentina pareggiò al Franchi per 1-1 contro il Torino. Aveva già accusato un problema alla schiena alla vigilia della sfida col Tottenham di qualche giorno prima ma era sceso comunque in campo. Poi lo stop, con Vincenzo Montella che schiera nuovamente titolare un certo Norberto Neto. La storia è conosciuta: il portiere brasiliano con la maglia viola passa dai fischi iniziali agli applausi e, poi, a punto fermo nella formazione dell’aeroplanino. Ottime prestazioni, parate da numero uno e tanto carattere. Poi però ad inizio gennaio decide di non rinnovare il contratto in scadenza e finisce ai margini: della tifoseria, della società, del progetto viola. Tatarusanu viene schierato fin dalla gara della Befana contro il Parma e, poi, ininterrottamente fino a quella contro il Torino dello scorso 22 febbraio. Ma il destino, è noto, può riservare sorprese in qualsiasi momento. 
E così Tatarusanu si infortuna: problemi alla schiena, riposo assoluto per il portiere della nazionale rumena. Neto torna tra i pali dalla gara interna contro il Tottenham e Firenze risponde in nome del bene comune: nessun fischio, nessun coro. Neto sfodera prestazioni sempre più decisive: a Milano, a Torino, a Roma, ad Udine. Para addirittura un rigore al Franchi contro i giallorossi, bloccando le intenzioni dell’ex Ljajic. Ma adesso scrive il quotidiano la Repubblica, edizione di Firenze, Montella dovrà gestire un’altra situazione delicata. Col ritorno in gruppo di Tatarusanu, infatti, dovrà decidere se il romeno potrà riprendersi il suo ruolo da titolare. Così come deciso da gennaio insieme alla società. Oppure se alternarlo a Neto in Europa League o in coppa Italia. Insomma, Firenze si ritrova due portieri potenzialmente titolari nel momento cruciale della stagione. Con tutti e tre i fronti aperti ancora da giocarsi e con la consapevolezza di poter contare su entrambi. Problemi di abbondanza, certo, che Montella dovrà però gestire con intelligenza ed equilibrio. Così come ha sempre fatto finora.

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