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  • Fiorentina, nuovi arrivi: come, dove e quando possono essere utili
Fiorentina, nuovi arrivi: come, dove e quando possono essere utili

Fiorentina, nuovi arrivi: come, dove e quando possono essere utili

  • David Fabbri
C'è chi ha definito il mercato invernale della Fiorentina come quello “delle riserve”, e forse tutti i torti non li ha dato che ci si aspettava un minimo di più soprattutto per il reparto difensivo dove la coperta corta in questa fase della stagione rischia di farsi sentire più che mai. Fatto sta che in questo caso gli acquisti in tutto sono cinque, almeno quattro vecchie conoscenze della Serie A ma allo stesso tempo anche dei nomi scommessa. Partiamo da Tino Costa, arrivato dal Genoa dove era in prestito dallo Spartak Mosca dopo aver collezionato 18 presenze in rossoblu e quattro infortuni che lo hanno tenuto fuori per buona parte della sua permanenza nel club ligure. Nelle ultime due uscite di campionato il giocatore è apparso comunque in buona forma pur giocando solo uno spezzone di gara sempre nella seconda frazione. Il suo profilo è stato richiesto da Paulo Sousa, il quale cercava in lui una buona alternativa a centrocampo da impiegare sia in campionato che in Europa League, con una buona visione di gioco e abilità di impostazione, e soprattutto potenza nel tiro da fuori. Va sottolineato che nelle due gare giocate fino ad ora l'argentino sia sempre entrato in campo al posto di Ilicic, segno che il suo mancino può essere utile anche se spostato più avanti in fase offensiva.

Passiamo poi in ordine a Mauro Zarate, l'attaccante ex Lazio arrivato dal West Ham per colmare il vuoto lasciato dalla partenza di Giuseppe Rossi. C'è da capire però se Sousa vorrà impiegare il giocatore argentino come seconda punta invece che da centravanti oppure esterno d'attacco. L'ultima uscita a Marassi da titolare in coppia con Babacar non è stata delle migliori, forse per via della tendenza a spostarsi troppo sulla destra senza accentrarsi più di tanto; probabile quindi che il tecnico portoghese decida d'ora in poi di farlo giocare più vicino all'altro attaccante. Zarate rimane comunque una buona riserva per le due competizioni che i gigliati devono disputare, ma è sulla carta difficile che trovi più spazio di quanto ne avesse in Inghilterra. Il terzo arrivo in casa viola è stato quello di Cristian Tello. Nome scommessa voluto e cercato da Paulo Sousa soprattutto per la sua duttilità. Esterno sia destro che sinistro, può svariare anche sulla trequarti, e questo fa molto comodo al tecnico gigliato almeno in ottica turnover in campionato, dato che lo spagnolo non è schierabile in Europa League. Va evidenziato che quest'anno il giocatore non ha fatto una grande stagione al Porto, faticando a trovare spazio e continuità, diversamente rispetto allo scorso anno quando ha saputo incantare il palcoscenico internazionale con la sua velocità e qualità. La fiducia in lui c'è comunque, perché come ha detto egli stesso, è a Firenze per rilanciarsi.

Arriviamo ora agli ultimi due approdi sulle rive dell'Arno: uno è quello di Panagiotis Kone, arrivato in prestito dall'Udinese dove non ha collezionato molte presenze in questa prima parte di stagione. Il nazionale greco, famoso per i suoi gol spettacolari, ha sofferto di pubalgia fino a poco tempo fa, e non è detto che ancora sia al 100% della condizione atletica. Sousa valuterà a tempo debito quando e come schierarlo: sicuramente in campionato dato che è stato escluso dalla lista Uefa, per la posizione è un piccolo rebus dato che il giocatore può fare sia l'interno di centrocampo, l'esterno d'attacco oppure il trequartista. Vedremo quindi al momento opportuno.

L'altro arrivo in casa gigliata nell'ultimo giorno di mercato è stato quello di Yohan Benalouane, in prestito dal Leicester City primo in Premier League, ma in tutta la stagione ha collezionato solo nove presenze. Il difensore franco-tunisino è arrivato come ultima scelta per la retroguardia dopo i no di Lisandro Lopez e Mammana, resta quindi da vedere se Sousa lo vorrà inserire tra le riserve oppure, ipotesi piuttosto difficile, renderlo piano piano titolare scalzando uno tra Tomovic e Roncaglia. Dalla sua ha molta esperienza in Serie A con la maglia di Parma e Atalanta, come contro i numerosi cartellini collezionati in carriera. Altro dato su cui l'allenatore viola può contare è che sa interpretare bene la difesa. Dovrà solo dimostrare di essere altezza di quando sarà chiamato in causa e fare così “di necessita...virtù”

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