Fiorentina:| 'Ok il fair-play, ma non siamo fessi'
La Fiorentina non ci sta. E alza la voce. Tocca a Daniele Pradè puntare il dito sulle decisioni dell’arbitro Guida. Decisioni che hanno condizionato la gara della Fiorentina e impedito ai viola di mettere la firma (o almeno di giocarsi delle chance in più per farlo) su una vittoria che avrebbe consegnato a Montella una classifica sicuramente migliore.
«Voglio dire solo questo -esplode il ds- che come società non vogliamo passare per fessi e che quello che diciamo in questo momento lo diciamo comunque con educazione». Nel mirino di Pradè ci sono almeno due episodi che l’arbitro Guida ha giudicato in modo diverso da quanto si sarebbe aspettata la Fiorentina. Cominciamo dal rigore non fischiato su Roncaglia a un quarto d’ora dal 90’. «Un rigore così non si può non dare -sentenzia-. Vogliamo essere tutelati, noi vogliamo solo che ci venga dato il nostro. Quello che fa la differenza nel calcio moderno, quando giochi contro una squadra fisica come il Chievo, sono gli episodi e in questa giornata gli episodi…».
Pradè si ferma, ma non rallenta il concetto. Anzi. Archiviato, con rabbia, il fattaccio che ha avuto come protagonista Roncaglia, ecco accendere i riflettori sul fallo di mano di Hetemaj, arrivato nella prima parte della partita. «Un fallo di mano come quello, per noi, a Milano, è stato subito punito con un’ammonizione. Il discorso è semplice: l’andamento della partita non c’è piaciuto. Noi facciamo del fair play una delle nostre regole, ma davanti a situazioni come questo non si può stare zitti». «Non so -rilancia Pradè- quante ammonizioni abbiamo rimediato e sempre su giocatori tecnici. Riguardiamo un’ultima volta il fallo su Roncaglia. C’era anche un’espulsione grande come una casa su Dramè. Ma niente».
