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  • Fiorentina-Palermo:| Storie di incontri e scontri

    Fiorentina-Palermo:| Storie di incontri e scontri

    • Luca Cellini

    Fiorentina-Palermo, come dire una partita sull'orlo di una crisi di nervi. Frasi infelici, esultanze smodate, allenatori nevrotici, fino ad arrivare a singolari malintesi per due società che spesso hanno inseguito gli stessi obiettivi di mercato. Il primo ad accendere la miccia, in ordine di tempo, fu a maggio '93 Mario Cecchi Gori, all'indomani di una retrocessione tanto ingiusta quanto inaspettata, esclamando: 'Vabbè, vorrà dire che ci toccherà andare a giocare a Palermo'. La frase non passò inosservata ed i siciliani insorsero contro l'allora presidente viola, dandosi appuntamento al primo Fiorentina-Palermo in calendario. Detto fatto, un destino mefistofelico mise di fronte Fiorentina e Palermo alla prima giornata del campionato cadetto, con la città siciliana che subissò di fischi la compagine allora guidata da Ranieri. Ci pensarono poi un gol di 'Pomodoro' Banchelli e una doppietta di 'Spadino' Robbiati a rovesciare la situazione, scatenando gli applausi dello sportivissimo pubblico palermitano.

    Un salto di tredici anni e sul proscenio di Fiorentina-Palermo compare Francesco Guidolin. Il tecnico veneto sarà protagonista di due anni di 'scontri', sciorinando un repertorio a volte quasi macchiettistico. Come il 29 ottobre 2006, quando Guidolin si presenta al Franchi con il 'dente avvelenato': roba di promesse non mantenute, accordi sfumati. Fatto sta che, dopo il 3-2 definitivo siglato da Amauri, consuma la sua vendetta correndo a perdifiato verso il settore ospiti del Franchi, dove erano seduti i supporters rosanero, saltabeccando come un tarantolato e regalando un'immagine di sé tutt'altro che edificante. Ancora Guidolin sugli scudi nell'aprile del 2008, quando Adrian Mutu porta in vantaggio i viola noncurante del centrocampista del Palermo Guana, rimasto a terra. Sulla panchina rosanero il Guidolin furioso si scaglia contro Prandelli - allora allenatore viola - con una violenza inaudita, trattenuto a stento dai suoi collaboratori.

    Nel marzo 2008 chi fa le spese della nevrosi endemica di Fiorentina-Palermo è Alberto Gilardino. L'istinto in zona gol, altre volte vincente, in quella domenica sera tradisce il Gila, che realizza di mano l'1-0, toccando l'orgoglio della classe arbitrale. La partita finirà 3-1 grazie anche ad una doppietta di Adrian Mutu, ma le conseguenze per il centravanti di Biella saranno devastanti: due giornate di squalifica e mesi interminabili di assurde vessazioni arbitrali. E non va meglio sui tavoli del mercato, dove la coppia Foschi-Corvino si è spesso data battaglia senza esclusioni di colpi: da Toni a Kuzmanovic, da Barzagli a Liverani, le strade dei due club si sono spesso incontrate-scontrate. A Mihajlovic e Delio Rossi l'augurio di rendere Fiorentina-Palermo di domenica prossima solo una normale partita di calcio.

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