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  • Cittadella Viola:| Perché è senza speranze...

    Cittadella Viola:| Perché è senza speranze...

    Secondo la ripartizione attuale delle competenze tra Enti pubblici, la Regione approva un Piano di Indirizzo Territoriale (P.I.T.) con il quale indica le priorità strategiche di sviluppo del territorio, appunto, regionale, il Comune ne tiene conto in maniera vincolante per il proprio Piano Regolatore dell'Edilizia. In altre parole, spetta a Rossi decidere se a Castello si amplia l'aeroporto, se si incrementa le aree verdi del Parco, se si fa una cassa d'espansione dell'Arno anti-alluvione, e così via. Tenendo conto di questi indirizzi strategici, a Renzi compete stabilire quali sono le aree edificabili, e per cosa, tra quelle che la Regione non destina espressamente ad altre cose. Pertanto, se Rossi dice che a Castello si amplia l'aeroporto, Renzi può solo prenderne atto e rivolgere lo sguardo altrove se vuole creare delle zone edificabili per strutture sportive. Una volta individuata l'area edificabile, un privato come può essere Della Valle può acquisirla, tramite normale COMPRAVENDITA, e costruirci sopra a seguito di concessione edilizia. Fin qui la legge.


    Nella realtà, è successo che i Della Valle si sono rivolti a Renzi perché destinasse loro un'area di 80 ettari a Castello sopra la quale edificare la famigerata Cittadella. Il Renzi ha correttamente dato la disponibilità a destinare l'area a "edificabile" in tal senso e a rilasciare al momento opportuno la concessione edilizia per la Cittadella. Pù di così, il Comune di Firenze non può fare. L'equivoco messo a nudo da Renzi (che è l'unico - devo dire - dei tre attori in gioco che ha agito in modo ineccepibile su questa questione) consiste nel fatto che sembra che i Della Valle vogliano di più: un'area gratis, acquisita senza spesa dal Comune, in virtù di non si sa bene cosa. Ciò sarebbe in teoria possibile se i terreni fossero di proprietà comunale, ma non si capisce perché il Comune, cioé la collettività, cioé noi, dovremmo rimetterci cedendo un nostro bene a un privato in cambio di nulla, perché anche i futuri guadagni della Cittadella è facile pensare che andrebbero tutti nelle tasche dei Della Valle realizzatori (almeno nominali) dell'opera. La crisi dei rapporti tra Comune e Fiorentina a partire dal settembre-ottobre 2009 nasce da qui, come sai meglio di me.

    Nel frattempo la Regione ha complicato il gioco ricordandosi e ricordando a tutti che doveva approvare il P.I.T., cioé doveva decidere, tra l'altro, cosa fare a livello strategico generale dell'area di cui Renzi e Della Valle stavano trattando, rendendo inutile e prematura qualunque eventuale loro intesa. E' da far presente, ma lo sanno tutti, che l'area di Castello bene o male è rimasta l'unica area di espansione edilizia di Firenze, visto che dopo 40 anni di chiacchiere di opere pubbliche si è fatto poco o nulla ma intanto la città è cresciuta dappertutto raggiungendo i limiti fisici delle colline. A Castello, quindi, si rivolgono gli occhi di chiunque voglia creare o espandere qualcosa. Aeroporto, Cittadella, perfino (schizofrenicamente, col senno di poi) il trasferimento degli uffici della Regione Toscana in una sede unica.

    Si può a questo punto discutere se era il caso di fare prima ed ampliare poi un aeroporto a Firenze, quando ne esisteva già uno a Pisa. Si può discutere di tutto, sta di fatto che la scelta della Regione è caduta sull'aeroporto, e tutti contenti, a giudicare dalle reazioni delle forze politiche locali (della gente comune non frega nulla a nessuno, nella nostra democrazia non è previsto di ascoltare la voce del popolo). Si badi bene, la Regione non ha detto che la Cittadella non si può fare in assoluto, ma piuttosto che non si può fare nell'area individuata dai Della Valle e chiesta al Renzi, perché lì verrà ampliato l'aeroporto. Non mi metto a discutere degli interessi che ci sono in gioco, ognuno la pensi come vuole, ma questa è una svolta epocale. La Cittadella, dice Rossi in sostanza, si può fare in alcune zone limitrofe (Scuola Marescialli, ecc...). Il problema non da poco è che quelle zone sono di proprietà di un privato, tale Ligresti Salvatore, Fondiaria-SAI se non dice niente a qualcuno. E qui entra in gioco Andreotti e l'arte di pensare male. da sempre Regione e Fondiaria sono in qualche modo legate, basti pensare che molte delle sedi della Regione sparse per Firenze sono di proprietà della Fondiaria che ha percepito e percepisce un lauto affitto, che si preferisce di fatto pagare da tanto tempo piuttosto che costruire una nuova sede di proprietà pubblica, come era possibile a castello vent'anni fa quando se ne cominciò a parlare, prima di aeroporti, stadi e compagnia cantante.

    Comunque, tornando a oggi, di sicuro alla Regione della Fiorentina gliene frega poco o nulla, gli 80 ettari che costano meno vanno all'aeroporto, ed è già un bel business, poi - se la Fiorentina vuole - c'é un business accessorio che può aprirsi tra Della Valle e Ligresti, e qui la fantasia di ognuno può sbizzarrirsi.
    I dati del problema sono tutti alla luce del sole.


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