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  • Fiorentina, premio dedicato a memoria del tifoso scomparso

    Fiorentina, premio dedicato a memoria del tifoso scomparso

    • L.C.
    Tra poche settimane saranno celebrati i 18 anni dall’alluvione del 1996, durante la quale perse la vita anche il piccolo Alessio Ricci. Oggi un premio letterario sarà dedicato a lui, e servirà a sensibilizzare ragazzini e genitori a vivere il calcio, e lo sport in generale, con civiltà. A promuovere questo concorso, che interessa tutti gli istituti scolastici delle elementari e medie della Versilia storica, è il “Viola club Alessio Ricci”. «Il Viola club è intitolato ad Alessio Ricci che era un tifoso della Fiorentina, e con questo concorso – spiega Angelo Lippi, presidente del club al quotidiano Il Tirreno- vogliamo portare i giovani ad avvicinarsi agli sport con un rapporto sereno e tranquillo». Il premio in realtà era nato, con la collaborazione del padre di Alessio, Eugenio Ricci, l’anno dopo l’alluvione del ’96 ma era durato due anni. «Vogliamo insegnare ai bambini che lo sport è qualcosa di diverso rispetto a quello che talvolta si sente – spiegano i due tifosi del club, Lorenzo Giordani e Claudio Vecoli, che si sono occupati dell’organizzazione del concorso - Andare allo stadio è un momento per stare insieme, di suggestione, e di divertimento. E con il premio letterario vorremmo insegnare questi valori a coloro che saranno i futuri tifosi». Con questa terza edizione sono stati coinvolti circa 200 alunni, con due categorie. Saranno premiati i primi tre elaborati scritti degli alunni della scuola primaria, e i primi tre della scuola secondaria di primo grado. «Siamo felici di ospitare questa iniziativa – spiega l’assessore Riccardo Biagi – che si svolgerà con la premiazione di martedì 8 aprile alle Scuderie Granducali». La giuria è composta da vari insegnati delle scuole della Versilia. «Rui Costa e Batistuta erano i campioni preferiti di Alessio – spiega il babbo Eugenio - Oggi Alessio avrebbe 27 anni e appena questi due ragazzi mi hanno chiesto di riproporre il concorso sono stato molto contento. Lo sport fa parte della vita formativa di ogni bambino, ma è importate sensibilizzare anche i genitori, troppo spesso, io che ho fatto anche l’allenatore, ho assistito a delle scene raccapriccianti fuori dai campi di calcio». 

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