Delio Rossi ha sempre sostenuto che solo la partita può dare l'esatta 'fotografia' della condizione psicofisica dei giocatori che ha a disposizione. Né le parole prima o dopo le gare, né tantomeno gli allenamenti, possono fungere da termometro di una squadra di calcio. Ebbene, al di là di quello che è stato il risultato finale - ottimo fra l'altro per i gigliati -, la sfida di San Siro di sabato scorso ha messo in mostra la Fiorentina migliore della stagione, sotto tanti punti di vista, ma soprattutto sul piano difensivo. La linea a tre davanti a Boruc, composta dal duo under 21 Nastasic-Camporese, ma in particolare da Cesare Natali, ha consentito di limitare il fronte offensivo del Milan, dando maggiori certezze a tutti gli altri.

Rossi ha capito ormai che Natali è un elemento indispensabile per la Fiorentina, anche se ha il contratto in scadenza nel prossimo giugno, e più di qualche rumors di mercato (come per Montolivo) lo accosta al Milan in vista della prossima stagione. In realtà la pazza idea del mister riminese è quella di convincere il difensore a restare almeno un altro anno a Firenze, non solo per fare da 'chioccia' al sopracitato duo, ma perché in lui Rossi vede uno dei pochissimi leader dello spogliatoio: sarebbe davvero un peccato perderlo. Non è un caso se i compagni di squadra, ogni volta che c'è un momento di difficoltà tattica sul campo, si consultano con Natali, il quale non di rado dà la scossa nei momenti più duri, tanto che più di una voce dallo spogliatoio viola racconta della sua furia dopo le sconfitte contro la Lazio a Roma, ma soprattutto dopo il pesante 0-5 contro la Juventus.

Natali, come detto, ha il contratto in scadenza, ma tra il serio e il faceto sia i membri dello staff tecnico che i compagni di squadra (Behrami su tutti) stanno provando a convincere il difensore centrale ad accettare l'offerta di rinnovo propostagli lo scorso autunno dalla Fiorentina. Il procuratore di Natali è Mino Raiola, i cui rapporti con il non confermato d.s. Corvino si erano da tempo incrinati. Ma l'agente ha un buon feeling con il capo scouting Macia, e dunque se Natali si lasciasse convincere da Delio Rossi e compagni, si potrebbe giungere ad un accordo per un prolungamento magari su base biennale, con tanto di gentile rifiuto verso quanti, anche dall'estero, ambiscono a questo centrale magari stilisticamente non fenomenale, ma che a Firenze è stato garanzia di professionalità e di rendimento più che sufficiente.