Saranno oltre 700 i tifosi bianconeri presenti oggi al Franchi per il derby dell’ora di pranzo tra Fiorentina-Siena. Le due squadre si sfidano solo 40 giorni dopo il deludente 0-0 dell’andata. L’ambiente senese è alle stelle dopo la conquista delle semifinali di Coppa Italia ma oggi sarà fondamentale premere il tasto reset e cercare punti utili nella lotta alla salvezza. «Dobbiamo dimenticare la Coppa, — spiega il tecnico Sannino — sono sempre stato convinto che il girone di ritorno è più difficile, perché affronti squadre cambiate grazie al mercato. E la Fiorentina ha un campione come Amauri in più. Quello che però deve restare uguale è il nostro atteggiamento ». A cambiare saranno probabilmente alcuni degli interpreti, e probabilmente il modulo, rispetto alla vittoria con il Chievo di mercoledì. Il principale dubbio riguarda lo schieramento tattico: Sannino deciderà solo stamani se optare per il classico 4-4-2 e o per il 3-5-2 impiegato, con buoni risultati, contro il Napoli una settimana fa. La difesa a 4 sembra più probabile, con Terzi e uno tra Contini e Rossettini al suo fianco al centro della difesa davanti a Pegolo (Brkic è l’unico assente tra i 24 convocati). Vitiello e Del Grosso agiranno sugli esterni per garantire copertura ma anche spinta offensiva. Ballottaggi anche a centrocampo dove la coppia Vergassola- D’Agostino parte favorita sul duo Gazzi-Bolzoni. Sulle fasce, invece, ci saranno Angelo a destra e Brienza a sinistra. Meno dubbi, invece, sulla coppia d’attacco che sarà composta da Destro e Calaiò. In caso di difesa a tre ad andare in panchina potrebbe essere Rossettini con Pesoli titolare. Ad aumentare le incertezze anche la necessità di gestire le risorse in vista di una lunga serie di impegni ravvicinati in calendario: già mercoledì sarà di nuovo campionato con il Catania in casa. «Io guardo sempre all’impegno più ravvicinato — ha spiegato Sannino in conferenza stampa — ma è fisiologico che tenga conto di una serie di partite così ravvicinate. Farò le mie valutazioni, partendo dall’importanza della gara con la Fiorentina»