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  • Fiorentina, spendere a gennaio si può: ecco come e a quali condizioni

    Fiorentina, spendere a gennaio si può: ecco come e a quali condizioni

    • David Fabbri
    Con le dovute valutazioni è possibile immaginare a grandi linee che tipo di politica impiegherà la Fiorentina nel prossimo mercato invernale. Andando con ordine basta analizzare infatti quali sono state le spesse estive effettive e i bilanci degli anni passati per farsi una minima idea al riguardo. Nella sessione estiva infatti il club viola non ha fatto acquisti importanti a livello di costo durante l'estate, dato che la maggior parte dei nuovi arrivati sono prestiti e gli unici cartellini acquisiti effettuati dal direttore generale Pantaleo Corvino, il direttore sportivo Carlos Freitas e il loro staff sono quelli di Dragowski, Diks, Hagi e Milic, per un totale di circa 6 milioni di euro più il riscatto di Astori fissato a 3 milioni e mezzo.

    I BILANCI, TRA ATTIVO E BUCO NERO - Detto questo, c'è anche da notare che l'ultimo bilancio in attivo dei viola è stato di un milione quello del 2013, ovvero quando furono venduti pezzi pregiati come Jovetic e Ljajic. Quello del buco nero è stato invece del 2014 con circa 37 milioni di passivo, e la vendita che aveva reso di più in quel tempo fu quella di Romulo per circa 4 milioni. Dato che viene valutato sempre l'arco triennale con un massimo di passivo di 30 milioni in tre anni, questa situazione si è andata trascinando anche nelle stagioni successive. Nel 2015 infatti, nonostante le vendite di Cuadrado e Savic i viola hanno chiuso con un bilancio in passivo di 15 milioni. Ritornando all'attualità i dati riferiti a questa annata saranno reso noti dalla società soltanto intorno ad aprile, e a grandi linee dovrebbe essere in pari grazie soprattutto ai ricavi della cessione di Alonso e di Mario Gomez; inoltre si è abbassato il monte ingaggi con la partenza Giuseppe Rossi, il quale in viola guadagnava circa 2 milioni e mezzo l'anno, e di Mario Suarez, che riceveva 2 milioni netti. Dopo tutti questi preamboli viene perciò da pensare che la Fiorentina abbia almeno le potenzialità per investire di più sul mercato.

    LE PAROLE DELL'ESPERTO -  Per fare chiarezza sull'argomento, Calciomercato.com si è rivolto ad un vero esperto di calciomercato e finanza come Luigi Dell'Olio, giornalista per affari&finanza, il piccolo e italiaoggi , il quale si espone così a tal proposito: 'La premessa da fare è che i Della Valle avevano detto due anni fa che non avrebbero messo più i soldi della famiglia nel club ed è stata mantenuta la promessa; questo ovviamente nemmeno per coprire eventuali buchi di bilancio o quant'altro. Questa è anche una scelta per mantenere il fair play finanziario. Il problema vero è che bisogna fare tre milioni di passivo in un triennio. La Fiorentina per limitare i danni deve rivendere ogni anno almeno un big. Vendendo Badelj a gennaio sarebbe possibile acquistare un giocatore importante, ma non penso che sia così facile”. Già, quel Milan Badelj in scadenza nel 2018 con la Fiorentina, tanto cercato da vari club come Milan e Inter, e per il quale il procuratore ha parlato più volte ribadendo la non volontà di non proseguire il rapporto con il club viola. Ma a conti fatti, una partenza imminente del centrocampista croato a gennaio può essere veramente possibile? Il tutto potrebbe infatti dipendere da una pura scelta tecnica. Privarsi a gennaio di un regista quasi impossibile da sostituire in rosa e così importante creerebbe non pochi grattacapi a Sousa. Vero anche che, andando in scadenza nei prossimi due anni, più tempo passa e meno possibilità c'è di guadagnare di più dalla sua eventuale cessione. Quindi, se Badelj restasse in viola anche durante la sessione di mercato invernale, come potrebbe agire la Fiorentina riguardo agli investimenti? A darci una risposta alla domanda è ancora Dell'Olio: 'Con queste condizioni il 2017 della Fiorentina potrebbe chiudersi con un passivo di 15 milioni. Questo significa che un giocatore come ogni anno a fine stagione verrà venduto, ma il club potrà affare più acquisti anche a partire da gennaio. Questo sarà permesso anche dal fatto che la società gigliata, a differenza di altre come ad esempio Juventus e Inter, fa il bilancio all'anno solare. I giocatori che arriveranno però non avranno certo un ingaggio alto, probabile invece l'arrivo di giovani prospetti per la convenienza combinata di ingaggio e costo cartellino bassi'.

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