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  • Fiorentina, squadra che vince... si rivoluziona
Fiorentina, squadra che vince... si rivoluziona

Fiorentina, squadra che vince... si rivoluziona

  • Luca Cellini

Due giorni interi di libertà, ma poi due giorni consecutivi di allenamenti doppi: questo il programma settimanale della Fiorentina, reduce dal primo successo in campionato. Il grande pregio di Vincenzo Montella è quello di aver finito da poco di fare il calciatore, e di conoscere bene i meccanismi nella testa dei suoi. Se, come ha raccontato Romulo dopo la gara, nell'intervallo di sabato scorso il tecnico non ha avuto bisogno di alzare il tono della voce per cambiare il modo di giocare della squadra, alla stessa maniera non gli è servito rivedere il film dei 90 minuti, o farsi raccontare dai suoi osservatori 'privilegiati' in tribuna autorità, Nicola Caccia e Simone Montanaro, cosa non ha funzionato contro Maicosuel e compagni. Ecco perché oggi, alla ripresa del lavoro fisico, Montella non mancherà di sottolineare i tanti, troppi punti che lo hanno contrariato, della sfida all'Udinese (ieri intanto si è fatto sentire, e non poco, con il d.s. Pradè, perché si aspettava l'arrivo di un bomber al massimo entro 48 ore dal successo contro la formazione di Guidolin, e invece i tempi sembrano allungarsi).

Ovvio che quando un allenatore azzecca tutti i cambi, come è successo a Montella sabato scorso, si prenda tutti i complimenti, ma il tecnico è deluso dalla risposta di alcuni giocatori dal punto di vista tattico, e dopo aver visto la gara del Napoli, vittorioso a Palermo, sta pensando di rivoluzionare la squadra in vista del turno esterno al San Paolo. Alla faccia del detto 'squadra che vince non si cambia', Montella studia almeno tre modifiche. Tentato dal cambio di modulo - ma se ne riparlerà dopo la sosta - la maggiore preoccupazione deriva dalla lentezza dimostrata dai suoi difensori contro l'Udinese e dai troppi palloni persi da Pizarro nei primi 45 minuti, quelli in cui Williams era in marcatura sul regista cileno. Sarà fondamentale recuperare Aquilani, altrimenti difficilmente ci sarà ancora spazio per Romulo. In rampa di lancio Olivera, che potrebbe essere messo in marcatura di Hamsik, pericolo numero uno del Napoli secondo tutto lo staff tecnico gigliato. Praticamente certa l'alternanza sulla fascia destra della difesa (Cuadrado per Cassani) e in attacco (El Hamdaoui per Ljajic). Il serbo non ha giocato male, ma ha caratteristiche troppo simili a quelle di Jovetic, e infatti la Fiorentina è mancata totalmente di profondità nei primi 70 minuti di sabato scorso. 

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