In onore di Zdravko Kuzmanovic i tifosi della Fiorentina rispolverarono un coro che era stato coniato, almeno un decennio prima, per un altro lottatore del centrocampo, quello Stefan Schwarz rimasto tutt'oggi nel cuore di tanti supporters gigliati, quale simbolo di ardore e tenacia. L'avventura di Kuzmanovic a Firenze è durata poco più di due anni: acquistato agli sgoccioli del mercato invernale del 2007, al termine di una trattativa che fece rompere per qualche mese la storica amicizia fra gli allora d.s. di Palermo e Fiorentina, Rino Foschi e Pantaleo Corvino (quest'ultimo che 'anticipò' il collega al fotofinish), fu poi ceduto nell'ultimo giorno delle trattative estive del 2009, quando ormai era ai margini della prima squadra, nonostante il tecnico Cesare Prandelli chiedesse a gran voce rinforzi per la sua rosa, da poco qualificatasi per il secondo anno consecutivo in Champions League.

Intorno alla cessione di Kuzmanovic ancora oggi la leggenda si mischia alla realtà: il nazionale serbo fu fotografato spesso nel privé di un locale del centro di Firenze (da pochi giorni finito sotto sequestro), e c'è chi giura che la vita notturna dell'attuale giocatore dell'Inter non fosse un esempio di professionismo, in uno spogliatoio che negli anni si dimostrò non esente da colpe da questo punto di vista. Settanta presenze circa, in totale, con la Fiorentina; l'apice toccato con la rete del 2-0 contro l'Everton, il 6 marzo 2008, negli ottavi di Europa League. Di quella 'sua' Fiorentina è rimasto il solo Manuel Pasqual, con cui condivideva sfide di scatti e partitelle a calcio tennis che spesso si concludevano con una risata. Domenica prossima il primo ritorno da ex a Firenze, dove troverà certamente più applausi che fischi ad accoglierlo al 'Franchi'.