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  • Fiorentina, tutti gli obiettivi del 2015

    Fiorentina, tutti gli obiettivi del 2015

    • L.C.
    A come alleanze: allargarle in Lega Calcio per trasformare il calcio e le sue regole, a partire dal tavolo delle riforme, è il compito che è stato demandato al presidente esecutivo Mario Cognigni dal momento del suo insediamento in via Rosellini a Milano.
    B come Babacar e Bernardeschi: trasformare questi due aspiranti calciatori di alto livello, in elementi di prima fascia su cui costruire il proprio progetto sportivo. Tutto passa dal loro possibile rinnovo del contratto (scadenza attuale giugno 2016).
    C come Champions o Coppa: il patron Andrea Della Valle è stato chiaro: al termine di questa stagione vuole avere qualcosa per poter festeggiare gli oltre 12 anni da proprietario del club gigliato. Meglio un trofeo, Europa League o Coppa Italia, ma i preliminari della coppa con le orecchie non è traguardo disprezzabile.
    D come Diego Della Valle: riavvicinarlo al mondo del calcio. Impresa quasi impossibile vista la doppia scottatura Lega calcio-Calciopoli, ma il fratello Andrea è convinto che il pressing che opera ogni settimana su di lui potrebbe riportarlo quantomeno a frequentarlo maggiormente il Franchi ed il pianeta viola.
    E come Empoli: allargare la partnership con il club con cui dalla scorsa estate è ripartito il dialogo in chiave calciomercato è uno dei traguardi fissati dai dirigenti viola per andare oltre il campanilismo territoriale.
    F come Franchi: obiettivo stagionale continuare la rimodernizzazione dell’attuale impianto calcistico, in attesa della costruzione di un nuovo stadio, e cercare una sponsorizzazione per il centro sportivo costruito nella stessa zona di Firenze
    G come Gomez piu’Rossi: l’obiettivo è finalmente rivedere la coppia giocare insieme. Fino ad oggi l’investimento da quasi 35 milioni di euro della società gigliato hanno disputato quasi 3 partite. Ancora meno il trio cui aggiungere Cuadrado (altri 21 milioni di euro spesi per il riscatto dall’Udinese)
    H come Hegazy: è il simbolo dei giocatori che gli uomini mercato viola devono cedere in prestito per una valorizzazione che visto l’alto numero dei giocatori presenti nella rosa viola non può essere effettuata a Firenze.
    I come italiani: rinfoltire la attuale sottile pattuglia di azzurrabili è un traguardo che la società gigliata ha chiesto venga attuata ai propri uomini dirigenti che si occupano di mercato.
    L come liason: allargare quella fra club, squadra e città, con una serie di iniziative che vanno dall’aumentare le occasioni per le sessioni di autografi ed allenamenti a porte aperte, passando per il far tornare i giocatori alle cene dei Violaclub, senza dimenticare gli interventi di tesserati del club gigliato ad eventi pubblici della città.
    M come Montella: obiettivo annuale convincerlo che la Fiorentina sia un progetto societario e tecnico all’altezza delle sue ambizioni. Più di quanto accaduto ai tempi di Prandelli, sembra il tecnico e la sua possibile permanenza a Firenze, il termometro per capire le ambizioni del club a lunga scadenza. 
    N come Neto: l’ultimo caso del 2014, è il primo che il club vorrebbe risolvere già nel primo mese del nuovo anno. Dal suo possibile rinnovo di contratto si intuiranno le gerarchie per il ruolo di portiere a breve-lunga scadenza.
    O come Octavio: evitare di acquistare giocatori ‘inutili’ dallo stesso procuratore di altri elementi di prima fascia ancora da convincere
    P come presidente: forse con la scadenza della squalifica di Calciopoli e con un, al momento imprevedibile riavvicinamento del fratello al mondo del calcio, Andrea Della Valle potrebbe avere come obiettivo quello di tornare ad essere presidente esecutivo a tutti gli effetti, con potere d’azione assoluto sul suo club. 
    Q come quote: di acquisizione di un club di Lega Pro su cui la Fiorentina potrebbe appoggiarsi per il proprio settore giovanile. Dopo la trattativa fallita con il Prato e quella sfumata con il Tuttocuoio, continuano le voci di partnership con società toscane che militano nell’ex serie C
    R come Ramadani: demaradanizzare il club. Il noto procuratore da alcuni giocatori viene definito il vero d.s. del club per quanti affari ha fatto negli ultimi anni con la società gigliata, e da alcuni dirigente è chiamato il vero azionista di maggioranza visto quanta influenza ha nel prendere talune decisioni in seno ai vertici della Fiorentina. A seconda di quanto il potere aumenterà o decrescerà dell’agente albanese si capirà molto del progetto societario viola
    S come stadio: è l’obiettivo più importante da centrare nel 2015. Dopo rinvii, slittamenti, lungaggini burocratiche e tiramolla dialettici, i prossimi 12 mesi dovranno far capire innanzitutto se la proposta della Fiorentina per il nuovo impianto sarà accettata dal comune di Firenze e se si potrà pensare alla posa della prima pietra.
    T come tattica: obiettivo stagionale è tornare ad essere la squadra imprevedibile del primo anno a gestione Montella. Traumatico il passaggio dal 3-5-2 al 4-3-3, sperimentato saltuariamente il 4-3-1-2, uno dei traguardi da raggiungere, è auspicabile sia far convivere il trio Cuadrado-Mario Gomez-Giuseppe Rossi.
    U come Under: aumentare il numero di elementi del proprio settore giovanile in prima squadra. Attualmente presenti Babacar e Bernardeschi, ed in rampa di lancio ci sono Capezzi, Fazzi e Piccini.
    V come Viareggio Cup: mai come quest’anno la Fiorentina Primavera darà il proprio assalto al titolo di categoria ma soprattutto al prestigioso trofeo giovanile che inizierà il prossimo 2 febbraio.
    Z come zero: è il grande traguardo da raggiungere economicamente nei conti pubblici viola, ovvero l’autofinanziamento e dunque nessun esborso diretto della proprietà attraverso assegni staccati dalla famiglia Della Valle perché le uscite sarebbero sopperite dalle entrate, non del tutto derivanti da cessioni (merchandising, diritti tv, partnership di imprenditori stranieri, introiti derivanti da biglietteria).
     

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