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  • Fiorentina: tutti utili, nessuno indispensabile. Senza Europa League sarà rivoluzione
Fiorentina: tutti utili, nessuno indispensabile. Senza Europa League sarà rivoluzione

Fiorentina: tutti utili, nessuno indispensabile. Senza Europa League sarà rivoluzione

  • Luca Cellini

Amarezza e delusione. Sono queste le sensazioni della famiglia Della Valle dopo la sconfitta di ieri sera contro il Verona. Una battuta d'arresto che per la Fiorentina pregiudica quasi aritmeticamente i sogni di un piazzamento nella futura Champions League e mina seriamente il cammino per la conquista di un posto anche per la futura Europa League.

Nessun dramma, né voglia di emettere sentenze. Ma la proprietà si aspetta risposte concrete fin dal match di ritorno dei quarti di finale contro la Dinamo Kiev di giovedì sera. Il tutto tenendo tutti in bilico in vista del C.d.A. che a fine di questo mese dovrà prendere valutazioni già definitive per la prossima stagione: da Vincenzo Montella al parco giocatori, passando per i dirigenti sportivi.

Ecco qual è la situazione dei singoli reparti tecnici che verrà discussa all'interno del prossimo C.d.A:

ALLENATORE - La volontà è quella di continuare l’anno prossimo con la guida tecnica di Vincenzo Montella, ma di quest’ultimo alla società gigliata non sono piaciute né la gestione mentale e fisica della fondamentale gara di ritorno contro la Juventus in Coppa Italia, né la rotazione continua di uomini nelle ultime gare, che ha portato ad esempio ad un turnover fin troppo massiccio che alla fine ha contribuito alle sconfitte contro Napoli e Verona. Le percentuali di conferma del tecnico gigliato si sono pesantemente abbassate. Molto, se non tutto, passerà dal cammino in Europa League e da un piazzamento in Europa League che per i vertici della Fiorentina deve essere obbligatorio a fronte degli investimenti economici e del monte ingaggi pagato in questa stagione.

I GIOCATORI - Non esistono incedibili nella rosa gigliata. Mario Gomez, acquisto copertina di due estati fa, non si è integrato nella realtà viola ed ha dimostrato una fragilità caratteriale insospettabile. Per Giuseppe Rossi vige la massima incertezza sul suo status fisico. Borja Valero è in piena flessione tecnico-mentale, Pizarro non vede il campo da oltre un mese, Gonzalo Rodriguez e Savic hanno patito infortuni continui. I Della Valle sono incerti anche sui rinnovi di contratto più importanti perché a fronte della volontà di fissare alcuni paletti, ad esempio sui giovani emergenti, Bernardeschi e Babacar ad esempio, proprio quest’ultimi sono caduti in stop fisici che ne mettono a rischio la continuità di rendimento nei prossimi mesi. Inoltre sono in bilico i riscatti dei prestiti di Diamanti e Gilardino, oltre a quelli di Kurtic, Rosi e Richards

DIRIGENZA - l’arrivo del nuovo capo scouting Angeloni potrebbe minare la posizione di Daniele Pradè che non è escluso possa prendere la decisione, già assunta dal d.t. Eduardo Macia, di lasciare Firenze e portare a scadenza naturale il suo contratto, attualmente fissata al 30 giugno prossimo. La società gigliata contemporaneamente si sta guardando intorno avendo già contattato altri dirigenti anche perché le risposte degli acquisti arrivati a gennaio scorso, sono state sotto le attese, e Salah, l’unico che non ha deluso come rendimento, viene definito un acquisto su cui ha messo voce la proprietà stessa e non i dirigenti che si occupavano del mercato.

PROGETTI - Una Fiorentina non in Europa vedrebbe non solo perdere economicamente entrate certe, ma pregiudicherebbe la partecipazione della società gigliata all’International Championship Cup, che porterebbe introiti e visibilità determinanti per lo sviluppo di altri progetti commerciali. Si stopperebbe inevitabilmente anche l’evoluzione dell’idea di costruzione di un nuovo stadio in città, con la proprietà viola che a quel punto punterebbe soltanto a nuovi miglioramenti del Franchi, con ad esempio l’abbattimento delle barriere mobili nelle due curve.

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