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  • Fiorentina, un mese a nervi tesi

    Fiorentina, un mese a nervi tesi

    Il bilancio della Fiorentina dal 9 novembre scorso, giorno della sconfitta interna contro il Napoli, parla di sei gare disputate con tre vittorie, due pareggi ed una sconfitta, e 11 punti totalizzati sui 18 disponibili, secondi come media soltanto alla Juventus prima e solitaria in classifica. Uno si aspetterebbe entusiasmo trascinante nella piazza, euforia fra i tifosi, e proprietà viola che parla di rilancio assoluto a livello tecnico e societario, ed invece in particolar modo il mese di gennaio è da nervi tesi, tutti contro tutti, e nessuna componente in pace con sé stesso e con il resto del mondo. Ed in tutto questo, per una volta, la stampa, spesso accusata di essere una componente fomentatrice di polemiche, centra relativamente, anzi ha sovente cercato di minimizzare, ricucire, non esternare certi tipi di problematiche.

    Il primo episodio è scaturito dalla gara contro i partenopei in cui il fantasista Josip Ilicic, uscendo dal campo, ha gettato la fascia di lutto che aveva appoggiato al braccio, ed ha posto il suo dito davanti alla bocca per zittire i tifosi che lo stavano fischiando al momento della sostituzione. Le successive scuse e spiegazioni di quei gesti, operate dall’ex anche di Palermo e Maribor, non sono servite a rasserenare i rapporti fra la tifoseria ed il calciatore sloveno che, forse anche per essere tutelato dal suo allenatore, non è più sceso in campo nelle sei gare successive se non per un piccolo spezzone di partita contro il Cesena, a risultato già archiviato positivamente per la squadra viola.

    Ma è il mese di gennaio quello che ha surriscaldato maggiormente gli animi in casa Fiorentina. In principio fu Norberto Murara Neto che, dopo essere stato accusato dal patron gigliato Andrea Della Valle di essere sfuggente davanti alla proposta del club di rinnovo di contratto formulatagli, ha ufficializzato il suo diniego davanti a tale proposta, ed è stato prima scavalcato nelle gerarchie dalla sua fin lì riserva Tatarusanu, e poi non convocato per le due gare successive.

    Il giorno di Parma – Fiorentina, sconfitta cocente contro l’ultima in classifica in questo campionato di serie A, due perni della difesa, Gonzalo Rodriguez e Stefan Savic si fanno espellere, con il montenegrino che, in virtù del gioco violento commesso su Antonio Cassano, viene squalificato per ben 4 giornate.

    La vittoria contro il Palermo della settimana successiva non rasserena l’ambiente se è vero che alla vigilia del match contro il Chievo Verona Vincenzo Montella si confronta con toni accesi contro un giornalista in sala stampa accusandolo di mala fede nell’attribuire certe sue dichiarazioni all’indirizzo specificatamente di Mario Gomez.

    Il giorno successivo, nel post gara dello stadio ‘Bentegodi’, il capitano viola Manuel Pasqual chiede ‘rispetto e riconoscenza’ per il suo ruolo di capitano, in vista di un suo possibile rinnovo di contratto con la Fiorentina, con il club che il giorno successivo, attraverso le parole del d.s. Daniele Pradè, che si dice irritato ed infastidito dalle parole del numero 23 viola, definite inopportune ed intempestive.

    Se a tutto ciò, di riflesso, si aggiungono lo sfogo dell’attaccante Khouma El Babacar su Facebook contro l’ex compagno di squadra Alessandro Gamberini per un mancato saluto a fine partita di domenica scorsa, il fatto che uno dei leader dello spogliatoio, David Pizarro,  accusi la società di intempestività nel comunicato sulla decisione di Neto di non rinnovare il contratto; Mario Gomez in crisi psicologico-tecnica evidente, visto che ha realizzato un gol in quindici presenze in questo campionato, e pure l’espulsione diretta dal campo, durante Fiorentina- Spezia del campionato Primavera, del giovane Diakhatè, per fallo di reazione su un avversario; ecco che si può parlare di realtà viola sull’orlo di una crisi di nervi.

    Al termine del mese di gennaio mancano ancora una decina di giorni, poco di più alla chiusura del mercato invernale, e la sensazione netta e’ che si respiri un’aria da fine ciclo, proprio come nell’anno in cui si alternarono sulla panchina viola Sinisa Mihajlovic, Delio Rossi ed infine Vincenzo Guerini, in cui si registrarono una serie di episodi ‘fuori campo’ da neuropsichiatria, con tanto di scazzottata fra un tecnico, Rossi, ed un tesserato, Ljajic, con video che fece il giro del mondo come ahimè è successo per quanto è accaduto sabato scorso nella sala stampa del Franchi fra Montella ed un rappresentante della stampa. 

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