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  • Fiorentina, Vio: l'ultimo schema è la tripla barriera

    Fiorentina, Vio: l'ultimo schema è la tripla barriera

    • Luca Cellini
    Una ne pensa, 100 ne fa. Il suo nome è Gianni Vio e di lavoro all’interno dello staff tecnico guidato da Vincenzo Montella alla Fiorentina, fa quello di elaborare schemi sulle palle inattive: calci d’angolo, punizioni ma anche rimesse laterali. Vista la difficoltà della squadra gigliata nel segnare proprio sulle cosidette azioni non attive, con anche molti gol subiti da Pasqual e compagni dalle formazioni avversarie su soluzioni che partono da gioco fermo, l’ex banchiere veneziano ha sperimentato nelle ultime settimane con la Primavera gigliata guidata da Leonardo Semplici, addirittura una tripla barriera, che si frappone fra gli uomini che il portiere avversario piazza davanti a sé sulle punizioni, e l’estremo difensore stesso, in modo da confondere le idee a quest’ultimo. Il neo schema è stato messo in pratica dalla prima squadra del settore giovanile della Fiorentina nel corso del match di campionato di sabato scorso, anticipo dell’ora di pranzo, contro il Catania, ed ha fruttato ben due gol, a firma Petriccione e Capezzi. Vio, da sempre un innovatore su questo fronte, è assai corteggiato da altri club per questa sua abilità nello studiare schemi su palle inattive, tanto che anche recentemente Walter Zenga, che lo ha avuto alle sue dipendenze prima al Catania e poi  in Arabia Saudita, all’Al-Nassr, gli ha chiesto la disponibilità qualora l’ex portiere azzurro di Italia ‘90 dovesse tornare in sella alla guida di un club italiano; ed ha tenuto anche la scorsa estate a Marbella, seminari ai preparatori atletici e tecnici europei, proprio sull’analisi di situazioni su calci d’angolo e punizioni.



     

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