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  • Firenze-Dottor Rossi:| E’già amore

    Firenze-Dottor Rossi:| E’già amore

    • L.C.

     


    Sono accorsi quasi in cinquemila per salutare la “prima” di Delio Rossi, e per il mister di Rimini è di nuovo un bagno di folla.

    Lui saluta, quasi imbarazzato, risponde ai cori con un sorriso timido ma partecipe, convinto una volta di più di aver fatto la scelta giusta. Certo a Firenze basta davvero poco: 10 giorni fa erano in trecento per l'amichevole con gli “allievi” ed era finita tra gli sbadigli e qualche coro contro Mihajlovic. Oggi, invece, applausi a scena aperta. Eh già, perchè la differenza sta tutta lì, nell'uomo che siede in panchina, nell'entusiasmo ritrovato, in una speranza che si chiama Delio Rossi.

    A proposito, dire che il signor Rossi siede in panchina non è esatto: l'amichevole con la Rondinella dura poco più di un'ora, ma è come se la giocasse anche lui. Delio, infatti, si piazza lungo la linea laterale sotto la “maratona” gremita, accompagnato dal suo inseparabile blocco degli appunti, e dispensa consigli, indicazioni, aggiustamenti in corsa. Insomma, come si suol dire, è lui il dodicesimo uomo in campo. Addirittura ordina due time-out stile basket con i quali corregge qualche posizione errata. E la gente apprezza, sopratutto quando nella ripresa manda un “urlaccio” al giovane Romizi (con coro annesso...“picchiali tutti, o Delio picchiali tutti”), vertice basso di un innovativo modulo a “rombo”.

    A bordo campo c'è tutto lo stato maggiore viola: da Teotino a Guerini, da Mencucci a Cognigni, fino ad Andrea della Valle (visibilmente dimagrito) che a fine partita “benedirà” la cura del dottor Rossi. Sul rettangolo verde, intanto, maramaldeggia Gilardino con 5 reti, si fa notare il Tanque Silva che segna un gol (senza esultare) e ne propizia altri due, mentre prosegue il momento-no di De Silvestri che esce zoppicante dopo 4 minuti. Si rivedono Felipe e Marchionni, con quest'ultimo impiegato come trequartista, autore di una promettente doppietta. Chissà se il “dottore” in questione saprà guarire anche lui. Infine due annotazioni: bandiere brasiliane per Romulo, il bandierone del “ciclone viola” che garriva al vento orgoglioso, ed il coro personalizzato per Kharjà (“ti hanno visto a Milano col khebab”). E' tornata l'ironia fiorentina, quella positiva, tutto grazie a Delio Rossi. E ora, sotto col Milan.

    (Il Nuovo Corriere Firenze)


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