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  • FISCHIETTO IN GOLA: I voti di Chiesa 'Bergonzi il top, Rocchi il flop'
FISCHIETTO IN GOLA: I voti di Chiesa 'Bergonzi il top, Rocchi il flop'

FISCHIETTO IN GOLA: I voti di Chiesa 'Bergonzi il top, Rocchi il flop'

  • Anna Prattichizzo

Il designatore Stefano Braschi non può sorridere. La stagione appena trascorsa dal punto di vista arbitrale ha lasciato molti dubbi. L'ex fischietto Massimo Chiesa fa per noi un bilancio finale, con i suoi promossi e bocciati. Nonostante tutto però la nostra classe arbitrale è pulita. "E' esploso un altro scandalo, quello delle scommesse: ci sono giocatori arrestati, partite truccate, inquisiti - dice Chiesa -. Mi preme sottolineare che, dopo i colpi di ramazza che sono stati dati dopo Calciopoli, non c'è nessun arbitro coinvolto. Questa è una garanzia per il campionato italiano".

 
Stagione difficile per Braschi e la classe arbitrale che non è stata neanche aiutata da dirigenti e allenatori che troppo spesso hanno alzato i toni. 
E' vero, è stata una stagione difficile perchè lo zoccolo duro, cioè gli arbitri internazionali, hanno iniziato zoppicando e mi riferisco a Tagliavento e Rizzoli, cioè quelli sulla carta più affidabili, che si sono poi divisi le partite più importanti.
 
Chi è da rimandare a settembre e chi, invece, è promosso a pieni voti?
Braschi quest'anno ha provato a lanciare arbitri giovani per poter sostituire i più esperti, mi riferisco a Valeri, Doveri e Peruzzo che hanno dimostrato di non essere ancora maturi. Valeri deve rasserenarsi, ha un atteggiamento un po' arrogante. Doveri veniva dalla Can B, è stato chiamato ad impegni più importanti, ed ha avuto un rendimento alternato. Non gli darei più di 5, ma è un giovane ed è giusto che i giovani facciano esperienza.  Poi ci sono i soliti che non fanno il salto di qualità come Gava e Romeo che galleggiano tra partite di medio coefficiente o Brighi che è estramente affidabile e che però non è mai riuscito a fare l'internazionale. E poi ci sono quelli più anonimi, capitanati da Giannoccaro, diciamo dei buoni sostituti. Tra i giovani secondo me entreranno in ruolo Massa di Imperia e Giacomelli di Trieste, che hanno risposto abbastanza bene. Tra tutti promuovo Bergonzi e Guida. Quest'ultimo era al primo anno ma ha fatto un campionato eccellente così come Bergonzi, promosso a pieni voti. Bocciato senza appelli invece Rocchi, che ha fatto una stagione disastrosa. Auguriamoci che possa essere recuperato perchè è un patrimonio. Anche Banti ha avuto qualche episodio che è stato enfatizzato. 
 
 
Si parla sempre di giudici di porta e di tecnologia. 
Quest'anno il campionato è stato difficile anche per colpa di qualche decisione sbagliata dal punto di vista arbitrale ma fin quando noi continueremo a scontrarci con chi non vuole la tecnologia per risolvere i problemi più semplici come i gol non gol, la situazione non migliorerà. Ci sono stati troppi episodi quest'anno in cui l'occhio umano non è stato in grado di valutare e non mi riferisco al gol di Muntari che grida ancora vendetta perchè poteva benissimo essere valutato dall'occhio umano.
I vari campionati nazionali e la classe arbitrale pagano la guerra di potere che c'è tra Platini che vuole i giudizi di porta e Blatter che sembra aver finalmente aperto al discorso tecnologia. Paradossalmente noi avremo un Europeo con i giudici di porta e i Mondiali che stanno prendendo tutta un'altra strada. E' inutile gettare la croce addosso ad arbitri e assistenti che umanamente sbagliano, se non tentiamo di risolvere almeno i problemi risolvibili che mi rifiuto di addossare ad arbitri e assistenti. Ribadisco che questo discorso non vale per il gol di Muntari che poteva benissimo essere valutato dall'occhio umano. Sulla tecnologia sono completamente a favore, sulla moviola in campo assolutamente no. 
 
 
In Italia per il prossimo anno si valuta l'impiego dei giudici di porta.
Collina fa capo all'Uefa, l'Uefa fa capo a Platini che non vuole la tecnologia e questa è la linea che seguiremo anche noi. 
 
 
Quale suggerimento possiamo dare a Braschi?
Continuare con le azioni intraprese quest'anno: cioè intensificare il dialogo con i capitani e con le istituzioni. Non bisogna isolare la classe arbitrale come è stato fatto in passato. Sarei anche  favorevole nel dare la possibilità agli arbitri di parlare dopo la partita. A volte ci sono delle situazioni talmente controverse, che al di là dell'analisi giornalistica e della spiegazione dei giocatori, richiedono una spiegazione dal punto di vista arbitrale.  Mi piacerebbe che l'arbitro venisse considerato una componente del gioco, non una persona mandata per ledere gli interessi dell'uno o dell'altro, ma siamo ancora molto lontani. 
 

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