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  • Focus B, Milanese: 'Varese più forte delle critiche! De Luca? Nessun rimorso'

    Focus B, Milanese: 'Varese più forte delle critiche! De Luca? Nessun rimorso'

    • Marco Gentile

    Mauro Milanese è stato un calciatore di ruolo difensore che ha vestito fra l'altro le maglie di Triestina, Torino, Napoli, Inter, Parma, Ancona, Perugia, QPR e infine del Varese. Dal 2011 ricopre il ruolo di direttore sportivo per società lombarda che ormai da tre stagioni è assoluta protagonista nel campionato di serie B. La squadra di Castori non sta attraversando un buon momento, 5 punti nelle ultime sette giornate (frutto di 1 vittoria, 2 pareggi e ben 4 sconfitte). Il Presidente Rosati proprio ieri sul sito ufficiale della società biancorossa ha rinnovato la fiducia al tecnico Castori e in esclusiva per Calciomercato.com Milanese ribadito il concetto cercando di spiegare i motivi di questa piccola crisi e parlando del presente e del futuro del Varese:

    Milanese, come si spiega questa mini-crisi che ha colpito la squadra? "Anche nel girone d'andata abbiamo avuto la stessa flessione. Il calendario non ci aiuta anche perchè abbiamo incontrato le più forti una dopo l'altra: Sassuolo, Verona, Empoli, Novara tutte le squadre più attrezzate per arrivare in fondo e restare ai vertici. Questo è il periodo più difficile della stagione e non ci nascondiamo, ora che le partite ora dimuiscono bisognerà sbagliare il meno possibile e prestare maggiore attenzione a qualunque avversario. C'è stato un mix in queste ultime partite: un po' la difficoltà del calendario, delle volte abbiamo atteso troppo i primi tempi reagendo poi nel secondo tempo, la fortuna ogni tanto ti premia e ogni tanto si tramuta in sfortuna. A volte ce la siamo cercata e ad altre volte no in poche parole. Fortuna e sfortuna dicono che si compensano, noi speriamo di avere maggiore fortuna nella parte finale di stagione (ride; ndr). Ora il periodo è indubbiamente difficile, ma conta solo stare uniti e approcciare al meglio ogni partita. Il campionato di serie B funziona così, se dai tutto per scontato e non sei concentrato al 100% puoi incappare in sconfitte inaspettate. Ripeto l'unico segreto è stare compatti e ne usciremo sicuramente fuori, a me piace vedere il bicchiere mezzo pieno perchè il Varese, per l'ennesimo anno e contro ogni pronostico, sta facendo il guastafeste, i favoriti sono sempre gli altri che magari retrocedono dalla serie A o che spendono tanto per costruire la squadra, ma noi siamo sempre lì in alto nonostante le critiche eccessive che riceviamo".

    Ieri il presidente Rosati ha ribadito la fiducia a Castori, a tempo per le prossime partite o sarà fino al termine della stagione? "Sono discorsi prematuri, il presidente ha ribadito la fiducia al tecnico e questo è importante. Noi siamo sicuri che riprenderemo il nostro cammino in tempi brevi, ora c'è bisogno della risposta di tutti, soprattutto da parte di quei calciatori più rappresentativi che fino a questo momento hanno fatto vedere cose egregie, ci tireremo fuori da questo momento, ne sono sicuro".

    La squadra attualmente è ancora in piena lotta per raggiungere i playoff, ci sono tante squadre che stanno risalendo, chi teme maggiormente? "Fortunatamente le due più forti che per me sono Sassuolo e Verona con ogni probabilità andranno direttamente in serie A. Noi comunque ce la giochiamo con tutte, nessuna esclusa. Premesso che credo che il Varese accederà ai playoff (ride; ndr) le altre saranno Livorno, Empoli e vedo il Novara in ripresa e ad oggi favorita sul duo Brescia-Padova". 

    Ebagua ha il contratto in scadenza a giugno, è da questa estate che si parla di rinnovo, cosa ci può dire a riguardo? "Lui è sempre sulla posizione di quest'estate, stiamo parlando da luglio e ancora non si è mosso niente. Lasciamolo libero di ragionare e non lo carichiamo di pressioni eccessive. Noi gli chiediamo di fare il professionista fino alla fine per il Varese, di portarci in alto e poi se deciderà di restare qui a lungo ne saremo lieti, altrimenti ripeto gli chiederemo di dare tutto e di portarci in alto. Sappiamo bene che potrebbe avere proposte allettanti anche dalla serie A, poi la scelta spetta a lui, ormai decidono le mogli i procuratori e i famigliari, è così per quasi tutti i calciatori.(ride; ndr). Noi speriamo che si fermerà ancora a Varese e siamo contenti di averlo riportato qui. L'anno scorso senza di lui abbiamo sfiorato la serie A, io vorrei che lui fosse la nostra ciliegina sulla torta nella corsa ai playoff e anche oltre. Per questa ragione lasciamolo tranquillo, non è giusto mettergli una pressione ulteriore adesso, non solo lui è in scadenza di contratto a giugno della nostra squadra. La nostra politica è così, abbiamo tanti giocatori che sono in scadenza a giugno ma lo facciamo anche per tenere sempre sulla corda i calciatori non facciamo firmare contratti lunghi. Varese non deve essere una pensione, vogliamo che tutti diano il massimo per questi colori".

    Scapuzzi sta giocando poco, il suo procuratore ha dichiarato che ha bisogno di giocare con continuità, rimarrà anche nella prossima stagione? "Lui è qui da noi in prestito dal Manchester City con diritto di riscatto della metà del cartellino. Secondo me non ci sono tanti '91 più bravi di lui come atleticità e tecnica di base. Lui si deve ancora costruire e migliorare, non dimentichiamoci che è arrivato in una rosa competitiva, lì davanti ci sono tre calciatori che di nome fanno Ebagua, Neto Pereira e Martinetti. Io lo considero una punta e il mister addirittura gli aggiungeva come concorrenza Juan Antonio. Scapuzzi ha fatto vedere che ha delle ottime qualità e il Varese punta molto sui giovani, il nostro compito è di prenderli ancora acerbi arrivando prima degli altri per farli crescere e metterli in risalto agli occhi delle grandi squadre, dobbiamo rischiare qualcosa ma crediamo di aver scelto sempre bene vista la posizione di classifica attuale ma anche nelle passate stagioni. In una rosa così non sono i minuti giocati a fare la differenza ma la voglia e la rabbia che si mettono in campo. Scapuzzi migliorerà sicuramente ma ha dato alla grande il suo apporto fino a questo momento".

    A proposito di giocatori che si sono messi in mostra a Varese, De Luca ora è in prestito all'Atalanta...era partito bene, mentre ora è un po' ai margini...sarebbe stato meglio per il calciatore e per Voi che fosse rimasto un altro anno in serie B? "L'Atalanta come altre squadre di serie A ha intravisto delle potenzialità altissime in De Luca. Il salto dalla serie B alla A non è facile e De Luca ha risposto abbastanza bene, pensavo facesse qualche rete in più (ride;ndr) ma ripeto noi siamo soddisfatti che lui sia riuscito a soli 21 anni a coronare il sogno di giocare in serie A. Lui tecnicamente è molto bravo ed ha una verve, una grinta e una carica incredibile, è un giocatore di talento. Avrebbe fatto comodo oggi ma non è la nostra politica tenere giocatori che hanno richieste dalla Serie A, quindi non ci sono rimorsi per la cessione di De Luca all'Atalanta. Se avessimo voluto fare una considerazione egoistica avremmo confermato in blocco la squadra della passata stagione, compreso De Luca, ma non è la nostra politica. Ripeto, zero rimorsi per la sua partenza da Varese".

    Qual è il segreto di una società come il Varese che pur essendo una piccola piazza riesce ogni anno ad ottenere risultati ottimi e naviga sempre nelle zone alte della classifica? "Non c'è un segreto particolare, noi cerchiamo sempre di lavorare al meglio, di restare sempre uniti e compatti come società e i risultati devo dire che si vedono. Siamo una piccola realtà eppure riusciamo ogni anno, contro ogni pronostico, a stupire tutti gli addetti ai lavori. Poi che dire sui  nostri tifosi che ci sono sempre vicino e ci danno una mano nei momenti di difficoltà. Per una piazza come Varese l'apporto del pubblico è importante e noi siamo felicissimi del nostro pubblico e della nostra curva che capiscono le difficoltà della squadra in questo momento e ci incitano dal primo all'ultimo minuto in casa in trasferta. Ripeto questo non è un bellissimo periodo ma chi vuole vedere tutto nero, ed è una piccolissima parte del pubblico o se c'è qualcuno che si vuole togliere qualche sassolino lo faccia pure ma noi ci riprenderemo da subito con l'apporto del nostro pubblico che è meraviglioso e seguiva la squadra fin dai tempi dei Dilettanti.

    I tifosi del Varese riusciranno a coronare il sogno di assaggiare nuovamente la serie A, o è un'utopia? "Noi ci crediamo con umiltà perchè crediamo nelle nostre possibilità, nessuno ci ha regalato i punti fino adesso, solo quattro squadre hanno fatto meglio di noi, quindi perchè non dovremmo crederci, noi come società e i nostri tifosi? . Il campionato di B presenta tante insidie, vogliamo fare ricredere chi sta rumoreggiando per gli ultimi risultati non positivi. Solo Sassuolo, Verona, Livorno ed Empoli hanno fatto più punti del Varese, non vogliamo farci riprendere da chi insegue e riprenderemo presto il cammino, ribadisco che a noi del Varese non ci ha regalato niente nessuno fino a questo momento. Chiedo alla squadra maggiore attenzione in queste ultime partite perchè il calcio è fatto di episodio e dobbiamo cercare di farli girare a nostro favore". 

    C'è in progetto il rifacimento dello stadio o solo in caso di promozione si discuterebbe su quest'eventualità? "Difficile che nel breve periodo venga realizzato. Io spero che si arrivi ben presto ad una soluzione visto che il nostro stadio è uno dei più vecchi d'Italia, abbiamo la pista ciclabile che non ci permette di avere vicinanza con i tifosi, le gradinate sono scoperte a parte la tribuna centrale e quindi lo stadio andrebbe rimodernato. Queste però sono di cui deve parlare il nostro Presidente, ora è anche in politica e avrà rapporti più serrati con il Comune di Varese (sorride; ndr). Il progetto c'è sempre stato ma è di difficile realizzazione se non si collabora. Tutti aspettano che questo progetto sarà sviluppato il Comune ma ribadisco che è di difficile realizzazione nel breve. In Europa la situazione è diversa, gli stadi sono confortevoli, in erba, con le tribune fatte come si deve, non si può giocare sempre in stadi del genere come accade per noi in Italia. Speriamo che non debba succedere qualcosa di grave per arrivare alla costruzione di un nuovo stadio (sorride;ndr). Il calcio è business e lo stadio è importante. Per Varese posso dire che non siamo ancora pronti e non la vedo in maniera così ottimistica, o si rinnova il Franco Ossola oppure si può anche pensare di andare via e di costruirlo nuovo a dimensione Varese, non dobbiamo certo costruire San Siro ma avere uno stadio da 10-15000 persone è una cosa imporantissima e Varese con lo Stadio nuovo e di proprietà potrebbe essere da serie A".


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