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  • Foggia: De Zerbi, Sarno e Iemmello per riportare i Satanelli in Paradiso

    Foggia: De Zerbi, Sarno e Iemmello per riportare i Satanelli in Paradiso

    Fare calcio a Foggia non è mai stato facile: a maggior ragione non lo è dai tempi in cui un signore arrivato dalla Boemia, un certo Zdenek Zeman, scelse proprio il capoluogo pugliese per dare vita ad una delle realtà calcistiche più spettacolari e interessanti degli ultimi 30 anni, denominata Zemanlandia. Una squadra capace di divertire con uno splendido gioco d'attacco e di andare ad un passo dalla qualificazione alla Coppa Uefa, fallita per pochi punti nel 1990-91. I tifosi Satanelli, questo il soprannome dei dauni, da allora non hanno più potuto sognare traguardi così ambiziosi. Prima la retrocessione in Serie B, poi quella in Lega Pro, e tante, troppe occasioni sfumate per risalire e restituire ad una delle piazze più appassionate del Belpaese il palcoscenico che merita: Foggia è una città nella quale il calcio si vive in maniera viscerale, come testimonia il calore dello Stadio Pino Zaccheria, che conta ben 25 085 posti, nel quale la curva Sud rossonera è sempre pronta a sostenere i propri beniamini con cori d'amore.

    DE ZERBI, UNA GARANZIA - Da un anno e mezzo a questa parte l'allenatore dei Satanelli è Roberto De Zerbi, ex attaccante rossonero che ha militato tra le altre anche nel Napoli e nel Catania, dopo essere cresciuto calcisticamente nel Milan: un tecnico giovane, che ha dimostrato di avere delle ottime idee di calcio basate su un offensivo e fantasioso 4-3-3, tanto da sfiorare i playoff già nella passata stagione, con un gruppo di giovani entusiasti e ben messi in campo. Quest'anno il Foggia è partito alla grande, tanto da ritrovarsi a meno due punti dalla vetta prima dei bruschi stop nel derby contro Monopoli e contro il Catania: la squadra non fa mistero di voler comunque puntare ad un piazzamento playoff, che al momento è nelle corde, visto l'attuale quinto posto a meno cinque dalla Casertana capolista, battuta proprio nell'ultimo turno. In città ci sono grandi speranze di riacciuffare la Serie B, dopo diciotto anni di purgatorio nelle serie inferiori. Lo dimostrano anche i social, dove i gruppi di fan rossoneri si moltiplicano, con i foggiani emigrati al Nord che non mancano di sostenere la loro squadra del cuore.

    IL BOMBER, L'ENFANT PRODIGE E L'EX BARCELLONA - Il Foggia di quest'anno presenta ottime individualità, con calciatori di categorie superiori integrati a giovani di belle  speranze, che stanno trascinando i rossoneri ad ottime prestazioni: in primis il bomber, Pietro Iemmello, cresciuto nella Fiorentina ed ex tra le altre di Pro Vercelli, Spezia e Novara. Vicecapocannoniere del Girone B di Lega Pro, dietro al brasiliano del Catania Caetano Calil, a 23 anni vuole dimostrare di poter tranquillamente valere le serie superiori. Altro profilo interessante è quello di Vincenzo Sarno, ex enfant prodige del quale si parlò moltissimo in passato perchè venne acquistato dal Torino a soli 12 anni, considerato il nuovo Maradona italiano: dopo qualche anno di difficoltà, a 27 anni è ripartito proprio dal capoluogo pugliese, per far vedere di non essere un giocatore finito. Già quattro reti e quattro assist per l'esterno di Secondigliano, rinato grazie a De Zerbi. E' proprio sbocciato invece grazie all'allenatore bresciano lo spagnolo Miguel Sainz-Maza: cresciuto addirittura nel Barcellona, nella Reggina non era riuscito a dimostrare le sue potenzialità, cosa che sta facendo durante questa stagione nel 4-3-3 satanello. Non l'unico spagnolo in rosa, visto che anche c'è un altro ex Barca, Riverola, che in prestito dal Bologna, sta facendo esperienza sui campi della Lega Pro. Parecchi giovani, tra cui l'altro ex Reggina Alessio Viola, fratello di Nicolas del Novara, integrati con alcuni uomini d'esperienza, come il capitano di lunga data Agnelli, l'ex Pisa Floriano, l'ex Siena e Lecce Angelo con importanti trascorsi in Serie A e l'ex Novara Gigliotti. In porta, una sicurezza come Narciso. Foggia vuole tornare a sognare, la piazza se lo merita, e questo potrebbe essere finalmente l'anno buono: i Satanelli vogliono lasciare il Purgatorio e tornare in Paradiso, e henno tutte le carte in regola per riuscirci.

    Alessandro Di Gioia
    @AleDigio 89

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