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  • Juvemania: il 'folle' acquisto di Higuain

    Juvemania: il 'folle' acquisto di Higuain

    • Stefano Discreti
    Juve, punto di non ritorno.
     
    A giorni, ad ore, a momenti, verrà ufficializzato il folle acquisto di Gonzalo Higuain da parte della Juventus pagando la clausola rescissoria del giocatore per la cifra totale di 90 milioni di euro e non 94,7 come erroneamente veniva riportato nei giorni scorsi .
    E’ un punto di non ritorno per la storia juventina, mai in passato la proprietà bianconera aveva operato in tale modo sul mercato: comprare un top player quasi sulla soglia dei 30 anni, al massimo del prezzo e garantendogli un ingaggio monstre.
    Un’operazione degna degli sceicchi di Manchester.
    Un’operazione che per certi versi ricorda quella effettuata dalla Roma nell’estate 2000 quando a suon di miliardi strappò il Re Leone Batistuta alla Fiorentina con l’unico obiettivo di scucire lo scudetto dalla maglia dei cugini della Lazio.
    Una follia che però genera felicità assoluta in tutti i tifosi bianconeri, tranne che forse nei "ragionieri".
     
    Higuain come Vialli, obiettivo Champions

    L’altra sera mentre ero ospite a #CalciomercatoPremium nella trasmissione Mediaset condotta da Sandro Sabatini, ho ricordato che a mia memoria nella storia della Juventus una sola operazione assomiglia vagamente a questa del “Pipita”:
    era l’estate 1992 e la Juventus del Boniperti & Trapattoni bis comprarono il 28enne Gianluca Vialli, ad una valutazione complessiva di 30 miliardi di lire, cifra importante per l’epoca ma non da record.
    Quella Juve non vinceva più nulla ormai da anni, praticamente da quando Michel Platini si era ritirato.
    L’acquisto di Vialli, il miglior centravanti italiano dell’epoca, andava quindi inquadrato con la grande volontà di tornare a trionfare in primis in Italia.
    Vialli esagerò e dopo non pochi problemi di inserimento (come dimenticare il folle esperimento del Trap con il suo spostamento a centrocampo...) e voglie di fuga bloccate dal successivo arrivo di Mister Lippi sulla panchina bianconera portò nel giro di pochi anni la Juventus a rivincere prima in Italia e poi addirittura la Champions League dopo oltre un decennio di astinenza.
    La grande speranza di tutto il popolo zebrato è che il “Pipita” Gonzalo ripercorra in maglia bianconera i successi internazionali di “Pisolo” Vialli.
    Perché diciamolo, il folle acquisto di Higuain nello specifico va inquadrato con l’unico obiettivo di riportare la Champions League a Torino dopo oltre 20 anni.
    Vincere “solamente” un altro scudetto e altri trofei minori nazionali come Supercoppa e Coppa Italia sarebbe un fallimento per la strategia di mercato attuata in questa sessione.
    Questa "follia" si giustifica solamente con l'obiettivo Cardiff, l'ossessione juventina per la Champions.
     
    Sceneggiata napoletana
     
    Capisco il dolore e la tristezza di tutti i tifosi napoletani per la perdita del loro idolo.
    In Gonzalo Higuain rivedevano forse un possibile erede di Diego Armando Maradona che poteva riportare loro a vincere lo scudetto dopo quasi 30 anni di astinenza.
    Ma Diego era unico e il calcio moderno dimostra sempre più di essere schiavo del dio denaro e che non esistono più bandiere.
    Bisognerebbe insegnare ai bambini a non affezionarsi più di tanto ad un giocatore piuttosto che ad un altro ma a tifare solo la maglia onde evitare loro delusioni che non meritano.
    I tifosi partenopei però devono prendersela esclusivamente con il loro presidente De Laurentiis.
    L’aver fissato un prezzo per la rescissione in passato e la sua continua provocazione “non penso che la Juve farà questo piuttosto che quell’altro…” è stato un modo per invogliare di più la dirigenza bianconera a comprare Higuain. Un invito a fare l'acquisto.
    Diciamolo, incassare 90 milioni di euro per un attaccante che aveva già manifestato la volontà di non rinnovare il suo contratto a scadenza è la migliore operazione di mercato fatta da ADL da quando è Presidente del Napoli.
    Una sceneggiata davvero perfetta.
    L’importante però è non prendere in giro l’intelligenza dei tifosi perchè  ‘cca nisciuno è fesso!

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