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  • Toro, Fontana a CM: 'Gillet e Padelli bravi, il futuro è Gomis'
Toro, Fontana a CM: 'Gillet e Padelli bravi, il futuro è Gomis'

Toro, Fontana a CM: 'Gillet e Padelli bravi, il futuro è Gomis'

E' stato portiere del Toro, dove ha difeso i pali ma ha pure vestito i panni di secondo e perfino di terzo portiere; per questo Alberto “Jimmy” Fontana può esprimersi quanto mai a proposito, in merito all'attuale alternanza di casa granata fra Padelli e Gillet. E non solo: parte del futuro dei guantoni sotto la Mole passa attraverso di lui, dal momento che ora – in veste di procuratore – rappresenta gli interessi di Lys Gomis. Che gli assomiglia molto, sotto certi aspetti; e cui può insegnare a non commettere certi errori...

Jimmy Fontana, come valuta la perdita del posto da titolare di Padelli?
Premesso che le dinamiche interne le conosce solo chi all'interno ci si trova, e io non ci sono più, sembrerebbe proprio che non abbia retto al meglio la pressione generata dalla presenza, alle sue spalle, di un collega molto noto e apprezzato per la sua abilità.

Gillet ha mostrato di essere superiore?
Non voglio dare valutazioni tecniche, ma di sicuro ho ammirato la sua scelta di rimanere, pur sapendo che doveva giocarsi le sue carte ripartendo quasi da zero: ha avuto coraggio. Inoltre, fatemi dire un'altra cosa...

Prego.
...Il tutto va oltretutto valutato senza dimenticare quel che ha vissuto Gillet, il periodo di grande difficoltà e sofferenza che ha dovuto attraversare. Parlo per esperienza personale, ovviamente, perchè quel dolore l'ho conosciuto anch'io, pur se fortunatamente non è durato troppo ed è stato poi cancellato.

Dunque in quanto a forza nervosa la gara è stata stravinta dal belga.
Ha dimostrato molto, oltre a quello che si è visto in campo, che tutti già conoscevano da molto tempo. Sarà ben difficile che patisca la concorrenza ora, se non ne ha sofferto prima. Di questa nuova situazione sarà deluso Padelli, che pure ha dimostrato di essere un bravissimo portiere, era arrivato perfino alla Nazionale nel giro di poco tempo, appena un anno; si riprenderà e farà di nuovo vedere quel che sa fare, magari iniziando dalle coppe.

E' pensabile che nella prossima stagione si prosegua con questo dualismo?
No, non credo, due portieri così bravi devono giocare entrambi; credo che uno dei due andrà a farlo altrove, mentre l'altro rimarrà in granata. Alle spalle di chi resterà potrebbe giocarsi le sue carte un membro della nutrita dinastia Gomis.

Eccoci al futuro, un pezzo del quale è “in mano” a lei: Lys.
Un ragazzo eccezionale, io dal canto mio cerco di aiutarlo.

Come?
Lui è sempre stato visto come quello bravo ma pazzerello, inaffidabile, e io ho cercato di fargli capire come una certa immagine di sé vada preservata con cura, perchè le etichette non si tolgono mai. Lui lavora seriamente da sempre, sarebbe un peccato se poi dall'esterno si dovesse pensare che non è così. Cerco di correggerne alcuni atteggiamenti, insomma, e lui da ragazzo intelligente qual è ha capito e ha preso la strada giusta; poi penso al suo futuro e lo consiglio anche su come garantirselo al meglio, da un punto di vista finanziaro, ad esempio.

Il suo presente si chiama Trapani.
Si trova molto bene lì, con mister Boscaglia, e a proposito di gerarchie ribaltate ecco che anche lui ha appena conquistato il posto da titolare, giocandosi subito alla grande le sue carte con una grande prestazione. La gara successiva ha subito dovuto saltarla (meglio così per lui, ndr: i siciliani ne han presi 6 dal Livorno...) ma per la più bella delle motivazioni, cioè essere impegnato con la Nazionale, in Senegal.

In attesa che cresca il terzo della famiglia, Maurice, c'è Alfred che è già una certezza.
Sì, il terzo è ancora giovanissimo, poi c'è il quarto ma per adesso non contiamolo, è davvero un bebè! Alfred non lo rappresento io ma è evidente come si stia confermando: un'ottima stagione a Crotone, un grande avvio adesso ad Avellino. Giocando si migliora, si acquisisce sicurezza.

Lei nel Torino non ha mai giocato molto, eppure è entrato in profondità nel cuore dei tifosi: come ci è riuscito?
Io spero che mi abbiano apprezzato per come mi sono sempre comportato, per il fatto di non avere mai smesso di essere quello che sono loro, cioè un tifoso del Toro. Ma credo che molto abbia influito anche la scelta del 2005, la decisione di rimanere dopo il fallimento. Onestamente devo dire che, rispetto ad altri compagni più affermati, io non ricevetti chissà quali offerte, ma le possibilità di guadagnare più di quel che presi restando le ho avute. Feci una scelta, fu apprezzata.

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