La Juventus cerca una punta, il Milan un terzino sinistro, l'Inter un'ala offensiva. La Lazio un attaccante, così come la Fiorentina. Mancano dieci giorni alla fine di un mercato abulico e ancora non sono arrivati i botti, le sorprese, i grandi colpi. Colpa della crisi certo, ma non solo. Fatta eccezione per l'affare Macheda, arrivato comunque in prestito alla Sampdoria, e lo sbarco di Cassano a Milanello, la finestra di gennaio ci ha regalato pochissime emozioni e tante delusioni. Certo, a gennaio è sempre difficile fare grandi movimenti, ma francamente ci aspettavamo tutti qualcosa di più. In queste settimane di mercato hanno conquistato le prime pagine dei giornali giocatori importanti, come Lazzari, Ziegler,Toni, Floro Flores e Maccarone, ma non nomi altisonanti. La Juve punta Forlan e Luis Fabiano, due buoni giocatori, con un passato da grandi goleador alle spalle, ma che stanno vivendo una stagione complicata. Si possono chiamare 'sogni'? E allora Suarez messo in vendita dall'Ajax o Dzeko, strappato dal Manchester City alla concorrenza cosa sono?

Ok, sono investimenti a tanti zeri e i club italiani sono al verde, per colpa della pressione fiscale, degli stadi non di proprietà e bla bla bla. Ma qualcosa si poteva fare e si può ancora fare. Giocatori come Pienaar, Afellay, Santa Cruz, Hugo Almeida, Rakitic, in scadenza il prossimo giugno, hanno scelto altri lidi, sotto gli occhi dei nostri club, altri ancora non hanno preso una decisione, come Klose o Samaras . Il sudamericano under 20 e la coppa d'Asia sono vetrine importanti, ma da questo punto di vista, fatta eccezione per il Parma, che si è assicurato Ze Eduardo, tutto tace. All'estero, invece, qualcuno si è già mosso. ll Barcellona ha scelto Afellay e punterà a Fabregas. il Real Madrid ha bloccato Coentrao e Araujo, baby talento del Boca Juniors, il Chelsea insiste per David Luiz e Sanchez,  il Porto ha in mano Iturbe. Ora tocca a noi.