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  • Forlan:| 'Tevez è un grandissimo'

    Forlan:| 'Tevez è un grandissimo'

    Tra calcio e moda, si parla di derby. È trascorso così il pomeriggio di Diego Forlan, ospite del flagship store dello sponsor ufficiale Pirelli in corso Venezia a Milano, dove ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Andrea Paventi per Sky Sport 24 a pochi giorni da quello che sarà il suo primo derby nel campionato italiano con la maglia nerazzurra.


    Basta riposo, Forlan è pronto a tornare in campo?
    "Si, ma non è che abbia voluto riposare (ndr, sorride). È stato quell'infortunio mi ha lasciato fuori per tanto tempo".

    Quanto ti ha tolto in termini di entusiasmo, di voglia di inserirti nel gruppo nerazzurro l'infortunio al bicipite femorale dello scorso 11 ottobre? Probabilmente è stato il più grave della carriera di Forlan.

    "È stato sicuramente il più lungo e l'ho sentito tanto soprattutto perchè avevo giocato poche partite e, in quel momento, la squadra non stava andando tanto bene e io non potevo dare il mio contributo. Ora, dopo tante partite fuori, ho tanta voglia di giocare, sto ricominciando a tornare in squadra e sono pronto per scendete in campo".

    In questi mesi, è stato più Forlan a dare consigli alla squadra o più i compagni a darli a Forlan?
    "Tra di noi si parla sempre. La nostra è una squadra fatta da grandi giocatori, grandi persone, che ora sta facendo bene e siamo tutti contenti perchè abbiamo vinto cinque partite di seguito e abbiamo recuperato tanti posti in classifica. Adesso dobbiamo continuare concentrati e sperare di continuare a far bene".

    Prima di Natale sembravi già pronto a rientrare, quanto ci ha messo Claudio Ranieri per convincerti ad usare cautela?
    "Tutti i giocatori vogliono giocare subito, dimenticano il dolore e dicono di star bene, ma il dottore e l'allenatore sono stati importanti per me: hanno fatto bene a parlarmi e a dirmi di stare tranquillo perchè quando mi avrebbero visto in forma, mi avrebbero fatto rientrare in campo".

    Che idea si è fatto Forlan dell'Inter da ottobre a oggi? Sono arrivati soltanto i risultati o anche all'interno del gruppo è cambiato qualcosa? 
    "Io non credo che abbiamo iniziato male, non facevamo risultato, ma la squadra era convinta di poter fare meglio. Poi, abbiamo cambiato allenatore, adesso stiamo conoscendo Ranieri come lui sta imparando a conoscere noi. Abbiamo vinto le ultime cinque partite e, nelle ultime tre, si è vista un'Inter giocare bene, per questo la fiducia in noi stessi è migliorata. Difficile spiegare il come e il perchè di questa situazione: tutte le squadre e tutti i giocatori hanno voglia di fare bene, poi può capitare di iniziare male la stagione, possono arrivare degli infortuni, tante cose che insieme possono lasciare la squadra indietro in classifica. Adesso possiamo dire che la squadra sta facendo bene".

    Per un giocatore che viene da un lungo infortunio, il derby può essere la partita ideale per rientrare, per rompere subito il ghiaccio?
    "Il derby è sempre una partita speciale, non solo nella mia situazione, dove significherebbe il rientro in campo dopo un lungo infortunio. Lo è per tutti i giocatori: una partita bellissima, dovunque, a Madrid, a Londra, gara che tutti i giocatori hanno sempre sognato di giocare"

    Come ti sembra il derby di Milano rispetto a quello di Madrid? Hai avvertito la differenza?
    "Non posso dire tanto a proposito perchè si, si sente, ma io non guardo tanta tv e non leggo tanti giornali".

    C'è stato qualche tifoso che ti ha detto 'Cacha facci vincere il derby'?
    "Certamente, in tanti all'uscita dal centro sportivo ad Appiano o in giro per la città. Tutti i giocatori che hanno giocato il derby di Milano mi hanno detto che questa partita è bellissima e che all'interno dello stadio c'è un'atmosfera straordinaria. Speriamo di vederla domenica".

    Forlan ha fatto capire a Ranieri, attraverso gli allenamenti, di essere pronto alla partita di domenica?
    "Sono pronto e non solo io, ma anche tutti i miei compagni, stiamo aspettando questa partita. Un match che sappiamo sarà difficile, contro il Milan, in una partita speciale, senza favoriti, diversa da tutte le altre. Siamo molto contenti di poter contare su una squadra al completo".

    Che sensazioni hai dal gruppo nerazzurro: quest'Inter sa che il derby di domenica può essere decisivo per rientrare eventualmente nella lotta scudetto?
    "Sappiamo che questa partita è importante perchè è un derby, ma anche perchè è una partita e in quanto tale vale i tre punti, questo non dobbiamo dimenticarlo. E questi punti in questo momento sono più importanti per noi che per loro, per questo dobbiamo essere concentrati: sappiamo che il Milan ha giocatori importanti, con grande esperienza e se non sei al cento per cento possono far male".

    È tutta una casualità che Forlan sia un grande giocatore e che lo sia anche nelle partite, cosiddette, da dentro o fuori?

    "Come giocatore, da piccolo ho sempre sognato questo tipo di sfide. Ho visto tante volte Inter-Milan quando ero ancora in Uruguay, ne ho giocati con il Penarol, di con l'Indipendiente, o segnare un gol negli ultimi minuti. Sono cose che da piccolo tutti sognano. Poi nella mia carriera ho giocato partite importanti, la finale del Mondiale, altre gare speciali a Madrid, ma per me tutte le partite sono importanti perchè un giocatore deve dare il massimo in tutte. Sono gare che tutto il mondo guarda in tv, ma a me piacer far bene in tutte".

    Ti piace essere considerato il primo grande acquisto dell'Inter di gennaio?
    "È importante aver già trascorso tanti mesi qui, mi sono abituato, è stato bene così, ho giocato poco, ma conosco bene tutto e questo può essere buono".

    Fare tanti gol da febbraio a maggio può essere decisivo? In fondo, sono questi i mesi più importanti...
    "Io ho voglia di fare bene e di segnare gol importanti per la squadra, quelli che possano contribuire a vincere. Ho segnato contro il Palermo ma valeva un 4-3 e non è stato decisivo, invece è questo conta tanto per un attaccante: aiutare quando serve la squadra".

    È un problema in più per l'Inter il fatto che Alexandre Pato sia rimasto al Milan?
    "Tutti i giocatori rossoneri sono grandi giocatori".

    Chi è l'avversario più pericoloso?
    "Lo sono tutti, se sono in testa alla classifica, insieme con la Juventus, è perchè hanno fatto bene tutti. È un gruppo compatto, che gioca bene e hanno sia esperienza che gioventù. Noi dobbiamo essere concentrati, non possiamo sbagliare perchè loro hanno giocatori che possono approfittarne".

    Hai mai affrontato Thiago Silva?
    "No, se gioco sarà la prima volta. È un giocatore veloce, con buona tecnica, cresciuto tantissimo qui in Italia e nel Milan. Come lui sono forti anche Nesta, Mexes sono giocatori che hanno tanta esperienza".

    Che rapporto ha creato Forlan in questi pochi mesi con i tifosi nerazzurri?
    "I tifosi hanno sempre avuto parole buone e affettuose per me. Loro hanno voglia di vedermi in campo e di vedermi fare bene , la stessa che ho io".

    Se dovesse arrivare Carlitos Tevez all'Inter? È un giocatore che piace a Forlan ti piace?
    "Non lo so, si dicono tante cose, ma non si sa. Sappiamo che è un grandissimo giocatore".

    Calarsi il prima possibile nel gruppo nerazzurro per un nuovo giocatore è la cosa più importante?
    "È importante che tutti coloro che arrivano si integrino il più velocemente possibile per essere abituati alla squadra, alla città, a tutto e poter così fare il meglio per la squadra".

    Dire che la corsa scudetto è a tre tra Milan, Juventus e Inter significa far torto alle altre squadre?
    "Adesso la testa della classifica è di Juventus e Milan, ma ci sono tante squadre dietro ed è difficile dire come andrà già da adesso. Dobbiamo aspettare perchè poi arriveranno la Champions League, la coppa Italia, ci sono ancora quattro o cinque mesi davanti a noi che potranno dirci qualcosa".

    Che cosa manca alla carriera di Diego Forlan che può ancora realizzare in l'Italia?
    "Adesso sono in una squadra forte come l'Inter e ho voglia di fare bene, come ho fatto con le altre squadre nelle quali ho giocato. Anche se ho voluto tanto, non ho ancora potuto giocare quanto volevo. Ora aspetterò la mia opportunità".

    Questa squadra ha più chances per lo scudetto o per anche in Champions League?
    "Bisogna guardare partita dopo partita perchè ognuna ha una storia diversa. L'importante adesso è averne vinte cinque di seguito, avere più fiducia e continuare così e per poter andare il più avanti possibile".

    Sei il più forte tennista dell'Inter?
    "(ndr, sorride) Ma io gioco da tantissimi anni a tennis, l'ho fatto in modo serio fino a 17, poi ho dovuto prendere la decisione difficile di scegliere tra il tennis e il calcio. Scelsi il primo, poi cambia e tornai a giocare a calcio, poi abbandonai anche il calcio, tornai a studiare e poi scelsi di nuovo il campo. Adesso sono un calciatore, ma mi piace tantissimo il tennis e quando ho l'opportunità e non sono stanco lo faccio spesso. Sono amico di tanti giocatori e quando c'è l'opportunità lo faccio".

    Che cosa mi ha lasciato la mia esperienza da giocatore di tennis?
    "Si tratta di partite ad alta intensità, grande ritmo e reattività e queste sono le stesse doti che sono importanti se fai l'attaccante".

    Hai già preparato l'esultanza per il derby se fai gol?
    "(ndr, sorride) È sempre bello segnare, ma non ho mai pensato a nessun gesto in particolare".

    La promessa di Diego Forlan ai tifosi interisti, visto che di fatto con il derby ricomincia il tuo cammino in questa squadra?
    "Di fare bene. Ho tanta voglia di giocare e di restituire a tifosi e dirigenti la fiducia che mi hano dato. Questo è l'importante".

    Vincerete contro il Milan?
    "Speriamo di sì, ma sappiamo che sarà una partita difficile. Abbiamo rispetto per tutte le squadre e dovremo far bene".


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