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  • Talk Napoli. Francini a CM: 'Napoli, stasera occhio a Mutu'

    Talk Napoli. Francini a CM: 'Napoli, stasera occhio a Mutu'

    • Salvatore Siviero

     

    Il Napoli di Mazzarri gioca stasera al Manuzzi di Cesena la prima partita del campionato che per moltissimi addetti ai lavori, potrebbe addirittura finire con il tricolore per Lavezzi e compagni: il terzo della storia partenopea. La struttura dell’impianto, definito “all’inglese”, con i tifosi a ridosso del campo, sembra il preludio al match di esordio Champions della prossima settimana.  A poche ore dal debutto in campionato, Calciomercato.com ha intervistato in esclusiva Giovanni Francini, il terzino di sette stagioni sotto il Vesuvio ai tempi di Maradona, e che al San Paolo fece gol al Real Madrid in Coppa dei Campioni, in una sfida epica del 1987, arricchita dall’incredibile cornice di 90.000 tifosi azzurri. 
     
    Più di vent’anni fa lei segnò al Real Madrid. Cosa le rimane di quei momenti?
    "Segnare al Real Madrid in un San Paolo, dove forse non entrava nemmeno più uno spillo, è forse l’emozione più grande della mia carriera. So che quel gol non è servito poi a passare il turno, ma è una cosa che non dimenticherò mai. Avevamo Maradona. Eravamo forti, ma fummo sfortunati. A quei tempi la Champions League si chiamava Coppa dei Campioni e ci giocava solo la squadra che vinceva il campionato. Erano 32 squadre e si procedeva ad eliminazione diretta con l’andata e il ritorno, fino alla finalissima che era in partita unica. Mi ricordo che giocammo contro il Real Madrid con solo una partita di campionato nelle gambe. Loro invece erano rodati da quattro, cinque gare ufficiali. Il pubblico di allora ci metteva le ali. Anche se non avessi avuto energia o addirittura voglia, a quei tempi mi spingeva la gente". 
     
    Quella gente era tantissima allora come oggi. Sa che a Cesena potrebbero esserci  10.000 tifosi del Napoli?
    "Beh, non mi stupisce. Il calore e la passione della gente del Napoli è sempre enorme. E’ una cosa bellissima che per chi va in campo è un aiuto incredibile. A volte sembra di essere in 12!". 
     
    Con il pareggio di ieri tra Milan e Lazio è finalmente ripartita la serie A. Milan ancora favorito? E cosa può fare il “suo” Napoli?
    "Milan certamente davanti a tutti, anche perché sa meglio degli altri come gestire le forze tra campionato e Champions. Occhio però anche al Napoli, che ha fatto un grande cammino fino a qui, e a giudicare da come si è mossa la società nel mercato estivo, ha tutta l’intenzione di confermarsi e perché no, migliorarsi".
     
    Per lei cosa può fare questo nuovo Napoli con una Champions così difficile da giocare già mercoledì prossimo?  
    "Innanzitutto pensare alla partita di stasera senz’altro. Il Cesena è una buona squadra e non è scontato fare risultato lì. Ha un tecnico preparato e gente esperta, come Mutu, che può fare la differenza. Poi dopo la partita si può cominciare a volare col pensiero a Manchester. In fondo, anche se il girone sembra proibitivo, il Napoli è lì e se lo è meritato. Bayern Monaco, Villareal e Manchester City sono grandi squadre, ma anche gli azzurri si sono rinforzati. Sono sicuro che i ragazzi pensano di poter battere tutti. Anche noi lo pensavamo e spesso ci siamo riusciti!". 

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