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  • Funes Mori:| 'Bravo ma acerbo'
Funes Mori:| 'Bravo ma acerbo'

Funes Mori:| 'Bravo ma acerbo'

Il sogno del direttore sportivo viola Pantaleo Corvino? Portare a Firenze Funes Mori, l’attaccante classe 1991 del River Plate.

LA SCHEDA – Rogelio Gabriel Funes Mori, o più semplicemente Funes Mori, è nato il 3 maggio 1991 a Mendoza, in argentina. Attaccante di peso (è alto 185 cm), è considerato uno dei talenti più puri che ci sono in Argentina tanto che è stato nel giro della Nazionale Under 19 e Under 20. Oltre alla maglia del River Plate, ha vestito anche quella del Dallas, negli Stati Uniti, come “premio” per aver vinto un reality show. Pantaleo Corvino sperava di vederlo in occasione del Superclasico tra River e Boca (finito 1-0 per i Millionarios, rete decisiva di Maidana) ma l’ha potuto ammirare solo nei 10 minuti finali, al momento del suo ingresso in campo. Troppo poco per valutarlo attentamente anche se Corvino lo avrà sicuramente visionato più di una volta.
 
IL PARERE DI ASCARI Proviamo allora noi di Violanews.com a far capire a Firenze se questo ragazzo può essere utile alla Fiorentina, riportando le parole dell’agente FIFA ed esperto di calcio sudamericano Eugenio Ascari che ha rilasciato queste dichiarazioni: “L’ho visto diverse volte – dice Ascari – e, anche se nel River non ha grandissimo spazio, si vede che è un giocatore di prospettiva. Classe 1991, Funes Mori ha ottime qualità, lo si vede fin da subito e non sono stupito dalle tante richieste. L’unico rischio è rappresentato dalla giovane età, potrebbe essere ancora acerbo per il campionato italiano: qualche tempo fa sono andato a cena con Diego Simeone (l’ex centrocampista di Inter e Lazio ed ex tecnico del River) e mi ha confidato che questo aspetto non va certo sottovalutato. Corvino deve stare attento, non vorrei che si ripetesse l’esperienza di Keirrison, venuto a Firenze con molti proclami e che invece ha deluso. Sulle potenzialità poi non si discute, il giocatore ha anche una buona fisicità, aspetto che nel calcio italiano conta molto. C’è, a mio parere, un’unica soluzione per non rischiare di perderlo: prenderlo subito ma lasciarlo ancora sei mesi al River oppure portarlo a Firenze, in modo che possa avere tutto il tempo per ambientarsi e possa maturare con calma”.

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