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  • Galliani: 'Che errore non prendere Del Piero...'

    Galliani: 'Che errore non prendere Del Piero...'

    "Chi ha Zlatan vince il tricolore, lo dicono i numeri".
    Galliani: "Senza l'infortunio di Ibra, in testa ci sarebbe il Milan".
    "La Juve può lottare per lo scudetto e il fatto di non giocare la Champions League mi sembra un bel vantaggio. Stimo Andrea Agnelli: è giovane, è juventino e appassionato".

    "Lo stadio della Juve è irripetibile, l'unica cosa che posso fare è cercare di rimodernare San Siro per esaudire un sogno: ospitare presto una finale di Champions League".
    "Pirlo? Nessun rimpianto.
    A differenza di altri club, da noi quando scadono i contratti bisogna essere contenti in due. Pirlo voleva un triennale e noi abbiamo deciso di non accontentarlo. E così dopo dieci anni meravigliosi, dove sono state vinte due Champions anche grazie a lui, ci siamo salutati senza rancore".

    "Mai cercato di prendere Buffon? Sì, ma quando era al Parma. Dopo mai, costava troppo".

    Del Piero? È stato un mio sbaglio. Piero Aggradi ce l'offrì nel 1993, ma costava 5 miliardi, una cifra mostruosa per un ragazzino di 16 anni. Allora andarono da Boniperti e lui non se lo fece scappare. Chapeau".

    "Cassano? Mai dubitato delle sue qualità, è un campione tecnicamente inarrivabile e con Ibra forma una coppia perfetta".
    "Pato? Nessun mistero, nel 2011 ha subito meno infortuni del 2010. Sono sicuro che recupererà presto, ma non smetterò d'indagare se vedrò che qualcosa non quadra".

    "Ogni volta che si gioca un turno di Champions mi faccio stampare la situazione del ranking europeo. Nonostante le tre vittorie di Inter, Milan e Napoli siamo all'undicesimo posto e davanti c'abbiamo pure Cipro. Sa perché? Per il disinteresse di alcuni club nei confronti dell'Europa League. In Lega abbiamo pure stanziato un contributo per stimolarli, ma poi quando arrivano le partite fanno il turnover. Il problema del calcio non è sapere chi vince Juve-Milan, sono i ventidue punti che ci separano dal ranking inglese".

    Calciopoli: "Non parlerò mai più di ciò che è successo nel 2006".


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