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  • Gagliardini: 'Mi voleva la Juve? Non mi interessa, sono felice all'Inter'

    Gagliardini: 'Mi voleva la Juve? Non mi interessa, sono felice all'Inter'

    In vista della sfida tra Juventus e Inter, il centrocampista nerazzurro Roberto Gagliardini ha parlato in conferenza stampa: "È la mia prima partita contro la Juve. Sicuramente è difficilissima, è la squadra più forte del campionato, ma andiamo lì per fare risultato. Il ko in Coppa Italia? Perdere non fa mai bene, anche se è stata una sconfitta brutta ma ha dimostrato che la squadra è viva, abbiamo sempre lottato anche con un uomo in meno. La squadra c'è. Sorpreso del mio impatto? No, sono sicuro dei miei mezzi, sapevo cosa potevo fare per la squadra. Giocando subito è stato più facile integrarmi, sono contento e spero di continuare così".

    JUVE AL TOP - "A chi mi ispiro? Non mi piace fare paragoni, non sono un giocatore che guarda gli altri e vuole essere come loro. Mi piacciono quelli tecnici e di qualità, ma ho caretteristiche diverse. Credo la Juve sia la squadra più forte d'Italia, quindi anche il centrocampo è fortissimo. Noi abbiamo la convinzione di giocarcela ad armi pari, di poter fare risultato. Per loro far bene sarebbe un tassello importante, ma se vincessimo noi daremmo un messaggio al campionato dimostrando di poter stare tra le prime tre".

    SUL MERCATO - "Quanto sono stato vicino alla Juve? Non lo so e non mi interessa, sono qui ora. Non pensavo neanche di venire all'Inter, ero contento all'Atalanta. Poi è arrivata l'offerta importante dell'Inter ed è stata un'operazione positiva. Ma della Juve non so nulla. Domenica l'inizio sarà fondamentale, partire con la cattiveria giusta è importante per far capire che possiamo dire la nostra. Dovremo essere corti e compatti, pronti a difenderci e ad attaccare. Loro sono la squadra più forte, per dirne uno toglierei Bonucci, il difensore più completo a livello complessivo. Io credo di aver cambiato mentalità con Gasperini, ho cambiato concezione del mio gioco. Prima non avevo chiaro come mettere le mie caratteristiche a disposizione della squadra, con il mister sono cambiato. Lui era soddisfatto del mio trasferimento, era contento per me ma un po' meno per l'Atalanta".

    LE RIVALI - "Con chi dobbiamo giocarci il terzo posto? Guardando la classifica ce la possiamo giocare con Roma e Napoli ma essendo dietro non dipende solo da noi. Gli scontri diretti ci potranno permettere di sorpassarle. Faremo la corsa su entrambe e a fine anno vedremo dove saremo. La Nazionale? Non ci sto pensando tanto, arrivare qui è stata un'opportunità che cerco di sfruttare al meglio. Continuando così la Nazionale sarà una conseguenza. Mister Pioli ha molte similitudini con mister Gasperini, poi giochiamo con due moduli diversi e così ci sono anche altre idee. I compagni sono differenti e conoscendoli meglio sai cosa chiedere e aspettarti da loro. Cosa manca per segnare? Devo migliorare tanto, mi rendo conto che il gol è qualcosa importante a livello personale e di squadra. Dovrei essere più cattivo e convinto e crederci di più. Non saprei dire cosa fare per migliorare, magari segnando il primo gol arriveranno altre reti".

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