Garrone: 'Sampdoria, primo e unico amore della mia vita'
Ieri, ai margini della mostra "Eroi del Calcio - Storie di Calciatori", inaugurata al Porto Antico, l'ex patron doriano ha toccato numerose tematiche legate al mondo Samp: "Certo che il calcio mi piace sempre, lo seguo in tv. Non sono maniaco, non vedo tutte le partite ma quelle della Samp sì. Il primo amore non si scorda mai e il Doria è il primo e unico amore della mia vita" ha detto Garrone, come riportato da Il Secolo XIX. "Ricordo più bello? Quello vissuto personalmente a Varese, nella partita che ci ha riportato in A, è speciale. Mi ha regalato un'emozione particolare, la più bella che porto con me".
"In queste partite la Samp mi è piaciuta - continua il presidente della ERG parlando di attualità - ho visto un bel gioco, divertente. Mi auguro si continui con questo spirito e con questo calcio. La sfida di Roma? Sembravano due partite in una, la seconda totalmente diversa dall'altra: diciamo che la seconda è stata condizionata dal terreno bagnato e non dico altro... Montella? Nel calcio gli allenatori, come i giocatori, sono professionisti e possono cambiare squadra. Non esistono quasi più bandiere tolti i casi di Totti a Roma e di Palombo alla Samp. Ho letto che Montella potrebbe essere fischiato, ma non penso sia lo spirito giusto in un caso come il suo che, da calciatore, ha dato tantissimo alla Samp".
Di questa Samp, a colpire Garrone è stato uno dei volti nuovi: "Tra i giovani mi ha impressionato molto Linetty, mi sembra un Tardelli di oggi - conferma - E poi Muriel: di lui dicevamo sempre che ha grandi numeri e ora ha fatto cose straordinarie. Se trova continuità può essere fondamentale. Dove può arrivare la Samp? Non si dice mai, anche perchè il campionato è molto complicato - conclude l'imprenditore - E poi in passato, anche per conto mio ho spesso fatto delle tabelle e ho sbagliato. Meglio stare zitto..."
