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  • Intermania: Gasp non è Pazzo, colpa di Leo

    Intermania: Gasp non è Pazzo, colpa di Leo

    • Cristian Giudici

    Siamo già arrivati al capolinea? Dopo il deludente pareggio con la Roma a San Siro, la trasferta di domani a Novara sembra un ostacolo duro da scalare come il Mortirolo per i velocisti. Più che gli avversari, che comunque giocheranno la partita della vita essendo alla prima in casa in Serie A dopo 55 anni, a preoccupare è la stessa Inter.

    Guardando solo gli highlights dell'anticipo di sabato sera, qualcuno potrebbe aver notato dei piccoli progressi, viste le occasioni create e le poche palle-gol concesse ai giallorossi. Invece la realtà è un'altra e chi ha visto la partita a San Siro lo sa benissimo. Dalla Supercoppa persa a Pechino col Milan, passando per gli altri ko di Palermo e in Champions contro il Trabzonspor (che sabato ha perso in casa col Buyuksehir...) i nerazzurri hanno fatto sempre peggio sotto l'aspetto del gioco.

    La squadra è a terra sia fisicamente che psicologicamente, con poche idee e per giunta confuse. In una situazione del genere l'allenatore ha ovviamente le sue colpe: continuando a cambiare modulo e uomini, Gasperini sta trasmettendo insicurezza ai giocatori. La sostituzione Muntari per Forlan è lo specchio del momento critico attraversato dal mister, che nel finale temeva di perdere partita e panchina.

    Gasperini non è la causa di tutti i mali nerazzurri, altrimenti basterebbe prendere un altro allenatore per risolvere il problema. Forse è 'colpa' di Leonardo, che lo scorso gennaio ricaricò d'entusiasmo tutto l'ambiente, nascondendo gran parte delle carenze di questo gruppo. Poi la società non è stata lungimirante e ha condotto una campagna acquisti all'insegna dell'improvvisazione, dando troppo in fretta il via libera a Eto'o dopo aver pensato di cedere Sneijder e completando la rosa solo negli ultimi giorni di mercato.

    Infine c'è il capitolo Pazzini: considerarlo il salvatore della patria sarebbe un grave errore, che rischierebbe di diventare contro-producente anche per lui. Infatti il 'Pazzo' è un ottimo finalizzatore, ma per esprimersi al meglio ha bisogno di una squadra che giochi bene, altrimenti si vede poco o niente. La verità è che lui e Milito non possono giocare insieme, quindi sono condannati ad alternarsi.

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