Calciomercato.com

  • Gattuso: 'Che goduria il 5 maggio. Sarei rimasto al Milan anche in serie B'

    Gattuso: 'Che goduria il 5 maggio. Sarei rimasto al Milan anche in serie B'

    Gennaro Gattuso è un uomo tutto d'un pezzo. Parlantina in campo e fuori, senza pali sulla lingua da giocatore e da allenatore. In una lunga intervista concessa a Milan Channel, Ringhio torna sulla sua esperienza in rossonero. Tanti retroscena e  curiosità, in perfetto stile Gattuso: "​Vengo da una famiglia di milanisti. Quando ero alla Salernitana, ero stato già venduto alla Roma: mio padre si impuntò e mi disse che dovevo andare al Milan anche per meno soldi, fece saltare tutto. Nel 2006, piena Calciopolim chiamai Galliani: gli dissi che sarei rimasto anche in B, del resto gli errori arbitrali ci sono costati, ma dovevamo stare zitti. Certo, la Juve era bestiale fisicamente. Qualche anno dopo, dovevo andare al Bayern: avevo dato la parola ai tedeschi, entrai alle 12 in sede al Milan e uscii alle 9 di sera, mi chiusero dentro la sala dei trofei per 3 ore con mio padre e Galliani. Feci una figuraccia"

    INZAGHI - "Pippo mi rubava le scarpe sempre in Nazionale e un giorno fece gol con il mio paio e non le lascio più, nacque un grande rapporto di amicizia. Ci telefonavamo spesso e lui voleva venire qua, quando diedi a Galliani l'assist di Pippo lui fu felice di comprarlo. Inzaghi si faceva fare i cd in cui studiava gli avversari anche per giorni interi. Sapeva tutto, era un malato. Tutti pensano che Pippo sia fortunato ma questa è bravura e preparazione. Rompeva le scatole ai suoi crossatori e studiava in maniera particolare"

    RIVALITA' - "Mi ricordo bene quel 5 maggio 2002 (l'Inter perse lo Scudetto all'ultima giornata perdendo a Roma con la Lazio ndr), mi ricordo come se avessimo vinto uno scudetto, ricordo che festeggiammo tutta la notte. È il bello del calcio e della rivalità. Nei nostri derby c'era sempre tanto rispetto"

    DRAMMA SPORTIVO - Un ultimo pensiero alle notti nefaste di La Coruna e Istanbul: "Se avessimo passato il turno con il Deportivo, nel 2004, saremmo stati ancora campioni d'Europa. Mi ricordo ancora quella partita perché successe un dramma con mia moglie che fu investita da una macchina e chiesi di tornare a casa. Io non giocai mentalmente quell'incontro perché la mia testa era a Gallarate e tutta su mia moglie. A Istanbul invece, nell'intervallo, non accadde niente"

    Altre Notizie