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  • Generazione Cruyff:|Pittori, tabaccai, baristi e autisti

    Generazione Cruyff:|Pittori, tabaccai, baristi e autisti

    Dove sono finiti i ribelli del gol. Belli e dannati, una vita da romanzo in fuga dalla leggenda.


    Quello che aveva il numero 3 dipinge paesaggi. C'è stata una mostra poco fa, delle opere di Wim Van Hanegem. Il numero 10, René van de Kerkhof, gestisce una sala congressi e a tempo perso tiene reading di romanzi e poesie. Il numero 15 ha preso casa fuori Amsterdam e pesca. Pesca e basta. Rob Resenbrink. Non fa altro. Non parlategli di pallone.

    Era cosi vivo il loro calcio che hanno dovuto seppellirlo. Era cosi totale che hanno dovuto azzerarlo. Capelli lunghi e passaggi corti. Erano belli alti e biondi: gol e anarchia. Non importa chi marcava chi. Lo chiamavano calcio totale. "Chissà perchè", si chiedeva Rinuus Michels, il ct che l'aveva inventato che dal 2005 non c'è più. Di quella squadra con i piedi fatati e le mani bucate, due volte in finale e due volte battuta, restano frammenti di un calcio amoroso e una galleria di vite improbabili. Furono cosi alla perfezione che dopo potevano solo perdersi.

    Una maledizione sulla felicità che ha colto Jan Jongbloed, il portiere che vendeva sigari dopo due mondiali con il numero 8 e un maglione giallo. Era ancora in campo per divertirsi a 45 anni quando un infarto lo fermò: l'anno prima un fulmine aveva ucciso il figlio durante una partita. Maledizione pure su Wim Suurbier, terzino col numero 20. Il più matto tra i matti, persino cuoco in ritiro. Una volta fece la pipì dal finestrino del pullman. Gli scappava. Il compagno di squadra Willy van der Kerkhof lo definiva l'incarnazione di tutto ciò che Dio ha proibito. Dopo il fallimento del negozio di articoli sportivi, s'è innamorato del New Messico e ha fatto il barista per 35 dollari al giorno. Poi l'autista per un importatore di fiori e il pulitore dei tappeti. Un giorno Cruyff apre la porta e se lo trova sul marciapiede davanti casa a Barcellona. In fuga dei creditori. Un editore gli propose l'autobiografia. Soldi che facevano comodo. Suurbier li buttò via quando capì che gli chiedevano di esibire i panni sporchi dello spogliatoio. Da allora l'Olanda del 1974 aiuta il vecchio amico.

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