Una prestazione tra tante luci e qualche ombra quella di Alessio Cerci contro il Cesena. La miglior partita per il calciatore romano dal suo arrivo a Firenze, determinante per la seconda volta consecutiva: suo l’assist dell’1 a 0 a Gilardino, per un gol che vale tre punti d’oro. Nel primo tempo Cerci corre, taglia il campo e si fa sempre vedere, ma non riesce a essere incisivo; trova una grande intesa con Mutu che sfortunatamente intorno al 30esimo si fa male ed è costretto a uscire per lasciare spazio a Ljajic. Complice la poca frequenza di palloni girati dal talento serbo nella sua zona di campo, Cerci si eclissa per una ventina di minuti nei quali praticamente non tocca nemmeno un pallone. Riemerge poi al sesto minuto della ripresa saltando un difensore avversario e tentando di passare in mezzo a due, ma viene fermato. Poco lucido sotto porta non riesce a tramutare in gol una bellissima palla servitagli da Santana. Torna alla carica dell’area di rigore al 14esimo della ripresa, salta due avversari scambiandosi la palla con Ljajijc e sigla l’assist dell’uno a zero. Pochi minuti dopo, Cerci si rende ancora pericoloso grazie a un contropiede: Gilardino riceve un pallone a sinistra e con un passaggio non proprio perfetto cerca di rendere all’ex Pisa e Roma il favore, ma senza successo. Il giovane viola chiude la sua partita riportando la squadra in attacco al 42esimo, rendendosi pericoloso sulla destra e conquistandosi un calcio d’angolo. Insomma Cerci cresce, eccome.